Il Sistema statistico nazionale nel 2019

22.07.2020
Maria Pia Sorvillo

Luci e ombre nei primi risultati della rilevazione sullo stato e le attività del Sistan

Sono lieta di presentare i primi risultati della rilevazione sugli elementi identificativi, risorse e attività degli uffici di statistica del Sistan (Eup). La rilevazione, condotta annualmente dall’Istat, è un momento importante di coinvolgimento di tutti i soggetti del Sistema statistico nazionale. Raccoglie non solo informazioni di tipo anagrafico-identificativo sugli uffici di statistica del Sistema, sui responsabili e sul personale degli uffici, ma anche sull’attività statistica svolta nell’anno e su eventuali criticità. Le informazioni sono raccolte mediante questionario CAWI (Computer Assisted Web Interview) nei due formati short e long, rispettivamente per i Comuni non capoluogo con ampiezza demografica inferiore ai 30.000 abitanti e per tutti gli altri soggetti del Sistan, per un totale di 3.353 uffici di statistica.

Rimane prevalente la presenza degli uffici di statistica degli enti locali: secondo i dati della rilevazione, nel 2019 il Sistan è costituito per quasi il 90% da uffici di statistica dei Comuni. La quota restante  è rappresentata dagli uffici di statistica delle prefetture (2,9%), delle camere di commercio (2,4%), delle province (2%) e delle altre tipologie di amministrazione. Gli addetti alla statistica pubblica sono complessivamente 8.103, in lieve calo rispetto al 2018 (-1,5%). Gli uffici sono generalmente di piccole dimensioni, rimandando l’immagine di una dotazione che potrebbe risultare insufficiente per rispondere al fabbisogno di informazioni statistiche delle amministrazioni: il numero medio di addetti è pari a 2,5 e varia da 2,0 nelle Province a 14,2 negli enti e amministrazioni pubbliche centrali.

La composizione per età vede una ridottissima quota di giovani (ha meno di 30 anni l’1%) e oltre il 24 per cento con almeno 60 anni di età, in linea con il noto fenomeno dell’invecchiamento dei dipendenti pubblici. Anche per queste caratteristiche anagrafiche, l’occupazione risulta piuttosto stabile e il 93% lavora con un contratto a tempo indeterminato.

Considerando che la rilevanza della funzione statistica nell’amministrazione traspare anche dall’assetto organizzativo, è significativo osservare che meno del 70% dei responsabili degli uffici di statistica ha un incarico formale, il 74,1% lavora con un contratto a tempo indeterminato il 54,5% possiede una laurea o un titolo post-laurea. Le quote più elevate di responsabili laureati nelle discipline più attinenti all’attività statistica si osservano nei Ministeri e alla Presidenza del Consiglio dei ministri (68,8%) mentre le quote più basse si registrano nelle prefetture (2%). L’esperienza professionale dei responsabili degli uffici di statistica, infine, non sempre disegna un percorso coerente: solo il 33,9% degli attuali responsabili dell’ufficio ha avuto incarichi di coordinamento e realizzazione di indagini statistiche, l’11,4% è stato responsabile dell’organizzazione di corsi di qualificazione in materie statistiche, il 9,9% ha diretto l’ufficio di statistica di un’altra amministrazione o è stato responsabile di strutture organizzative con competenze statistiche e il 5,2% ha curato pubblicazioni statistiche.

Questi sono solo alcuni dei risultati della rilevazione Eup, che saranno illustrati più estesamente il 31 luglio nella Relazione al Parlamento e poi in uno specifico rapporto di analisi pubblicato sul portale del Sistan. Già queste prime informazioni, tuttavia, presentano una fotografia del Sistema statistico nazionale tramata di luci e ombre. Da una parte, infatti, il network del Sistan mostra complessivamente una buona tenuta e anche un forte senso di appartenenza, che si riflette nell’elevatissimo tasso di risposta della rilevazione (97,3%), nonostante l’emergenza sanitaria in corso. Dall’altra persistono criticità di vecchia data, come la limitata qualificazione degli operatori della statistica ufficiale, la scarsa dotazione di risorse umane e la fragilità organizzativa di molte realtà del Sistema. Sul versante dei Comuni, in particolare, appare urgente garantire dimensioni minime efficienti di organizzazione degli uffici di statistica e un’applicazione più incisiva del principio di sussidiarietà, ricordando che le disposizioni di legge prevedono già l’esercizio obbligatorio della funzione statistica in forma associata per i Comuni fino a 5.000 abitanti e coinvolgono significativamente anche le Città metropolitane e le Province con funzioni di supporto agli enti locali.

Nel fornire questa anticipazione dei risultati di Eup, desidero ringraziare tutti i soggetti del Sistan per aver partecipato alla rilevazione. I dati che se ne ricavano consentono un’approfondita analisi dello stato di salute del Sistema, favorendo il dibattito sulle soluzioni più idonee ad aggiornarne l’assetto, così da renderlo più rispondente alle complesse esigenze informative del Paese.

Maria Pia Sorvillo

Versione.pdf

Categorie: Istat - Istituto nazionale di statistica

Ricerca

Ricerca Testuale
Argomento statistico
Tema

Territorio
  • Solo livello nazionale
  • Scegli il territorio
Regione
Provincia

Ente

Data di riferimento
  
  




Si No