Le imprese femminili in Umbria
La Cciaa regionale presenta un report sulle imprese "rosa" del territorio
La Cciaa dell’Umbria presenta un report che diffonde i dati provenienti dall’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere.
In Umbria, le iscrizioni di nuove imprese femminili nei primi nove mesi del 2021 sono 902 e superano le 873 registrate nello stesso periodo del 2020. Nonostante l’incremento delle iscrizioni tra 2020 e 2021, il tasso di iscrizione delle imprese femminili sul totale imprese, si riduce di due punti, passando dal 28,2% del 2019 al 26,8% del 2021.
Al settembre di quest’anno le società di capitali guidate da donne sono il 21,1% del totale delle imprese femminili iscritte (erano il 20,3% nel 2019). La scelta di questa forma giuridica, che indica un’azienda più strutturata sul piano organizzativo e gestionale, rappresenta un segnale positivo di crescita e di volontà di fare impresa da parte delle imprenditrici. Riguardo ai settori, le imprese a conduzione femminile si concentrano nell’ industria manifatturiera, nelle altre industrie in senso stretto, nei servizi di informazione e comunicazione, nelle attività finanziarie e assicurative, nelle attività immobiliari.
Sempre nella regione, le amministratrici di imprese registrate a dicembre 2020 sono 18.019 e rappresentano il 26,1% del totale degli amministratori d’impresa mentre nel 2011 erano 16.700, pari al 24,3%. Il dato del 2020 supera di due punti percentuali la media nazionale (24,4%), collocando l’Umbria in quarta posizione, dopo Valle d’Aosta, Sardegna e Piemonte. Anche se negli ultimi dieci anni il tasso delle imprese femminili è aumentato, negli ultimi due anni la crescita è rallentata, a causa della forte crisi creata dalla pandemia.
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