Le tendenze macroeconomiche in Friuli-Venezia Giulia
La Regione pubblica un report con i dati del 2020
L’Ufficio di statistica della Regione Friuli-Venezia Giulia pubblica un report che analizza lo scenario socioeconomico regionale, fornendo anche previsioni sull’evoluzione dei principali indicatori regionali e confronti con la realtà nazionale.
Nel 2020, il Pil regionale cala del 9,3% rispetto all’anno precedente, in linea con l’andamento medio nazionale (-9,1%). In particolare, le diminuzioni più rilevanti riguardano la spesa per consumi delle famiglie (-13,4%), le importazioni (-10,9%), gli investimenti fissi lordi (-8,1%) e le esportazioni (-7,5%). Anche il mercato del lavoro risente in termini negativi del contesto pandemico, con una perdita di 43mila unità di lavoro totali (-8,4%), registrando comunque la più bassa variazione negativa tra le regioni italiane. Nel 2020, i turisti che hanno pernottato in Friuli-Venezia Giulia sono 1,2 milioni, con un calo del 47% rispetto al 2019. Sono mancati soprattutto i cittadini stranieri (-65.5% gli arrivi, - 64,1 le presenze), mentre il turismo di prossimità contiene le perdite. I risultati del 2020 sono fortemente negativi anche per tutte le forme di spettacolo dal vivo, per il cinema, le mostre, i concerti e il teatro; gli eventi diminuiscono complessivamente del 69%, gli ingressi del 72% e la spesa al botteghino del 78%.
Stando alle previsioni per il 2021, il Friuli-Venezia Giulia è tra le regioni che registrerà la crescita del Pil più elevata (+6,2%). L’ulteriore incremento del 3,4%, previsto per il 2022, consentirebbe all’economia regionale di avvicinarsi ai livelli precedenti alla pandemia.
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