I programmi occupazionali delle imprese di Frosinone e Latina

La Cciaa diffonde i dati di ottobre 2021

La Cciaa di Frosinone-Latina pubblica due report sulle previsioni occupazionali delle imprese locali, basati sui dati dell’indagine Excelsior e relativi a ottobre di quest’anno.

Nel primo report si legge che in provincia di Latina le assunzioni previste nel trimestre ottobre-dicembre 2021 si attestano a 10.260 unità, di cui 3.960 a ottobre (+30,7 rispetto a ottobre 2019). Con riferimento al mese di ottobre, la ripresa è sostenuta dall’industria manifatturiera, con 970 entrate programmate, dai servizi alle imprese (870), dalle costruzioni (610) e dai servizi alla persona (470). Il 23,4% delle entrate previste è destinato ai giovani fino a 29 anni (a fronte del 26,4% nel Lazio e del 28,7% a livello nazionale), il 10,4% a personale laureato (17,6% nel Lazio e 14,5% in Italia). Nel 36,1% dei casi, le imprese prevedono di avere difficoltà nel trovare i profili desiderati (Lazio 28%, Italia 36,5%). Nell’85,9% dei casi, inoltre, le imprese intendono proporre un contratto alle dipendenze; il 6,5% dei contratti è invece destinato ad altri lavoratori non alle dipendenze e il 5,8% al lavoro in somministrazione. Nel caso del personale alle dipendenze, per il 59,7% degli ingressi si prevede un contratto a tempo determinato, per il 18,1% un contratto a tempo indeterminato mentre per l’apprendistato la quota si attesta al 4,3%.

Nel secondo report si legge che in provincia di Frosinone le assunzioni previste nel trimestre ottobre-dicembre 2021 si attestano a 8.280 unità, di cui 3.110 a ottobre (+2,6 rispetto a ottobre 2019). Con riferimento al mese di ottobre, la ripresa è sostenuta dalle costruzioni, con 710 entrate programmate, e dall’industria manifatturiera (650), mentre il terziario non ha ancora recuperato i valori pre-Covid in tutti i segmenti, con l’unica eccezione dei servizi alla persona (550). Il 24% delle entrate è destinato ai giovani fino a 29 anni e il 15,8% a personale laureato. Nel 36,2% dei casi, le imprese prevedono di avere difficoltà nel trovare i profili desiderati. Nel 90,8% dei casi, inoltre, le imprese intendono proporre un contratto alle dipendenze; il 6,9% è destinato ad altri lavoratori non alle dipendenze e l’1,2% al lavoro in somministrazione. Nel caso del personale alle dipendenze, per il 63,8% degli ingressi si prevede un contratto a tempo determinato, per il 20,5% un contratto a tempo indeterminato e per il 3,7% un contratto di apprendistato.