I fallimenti delle imprese umbre

08.09.2021

La Cciaa regionale pubblica i dati relativi ai primi semestri del 2019, 2020 e 2021 ,

La Cciaa dell’Umbria presenta un focus sui fallimenti delle imprese locali registrate nel I semestre del 2021, 2020 e 2019. Nel primo semestre di quest’anno le imprese regionali cessate sono 4.667 mentre nello stesso periodo degli anni 2019 e 2020 sono state rispettivamente 5.380 e 2.924. Il valore delle imprese cessate nel 2020 è molto basso in quanto le cessazioni sono avvenute nel periodo del lockdown.

Sempre a livello regionale, il maggior numero di imprese fallite è nel settore dei trasporti/spedizioni, del commercio, delle costruzioni e del turismo, mentre quello minore è nel settore dell’agricoltura e delle assicurazioni. A livello nazionale, invece, i fallimenti più consistenti sono registrati nel settore della fornitura di energia (60%) mentre quelli meno numerosi si registrano nelle attività immobiliari (33%).

In Umbria, inoltre, diminuisce il numero delle imprese fallite. Infatti, nel primo semestre del 2021, hanno dovuto chiudere 47 imprese, rispetto alle 107 fallite nel primo semestre 2019 e alle 87 nel primo semestre 2020. Il tasso di fallimento delle imprese della regione, invece, cioè il numero di imprese fallite ogni mille imprese registrate, è abbastanza alto (0,9%), collocandosi in terza posizione, dopo Lombardia (1%), Lazio e Molise (entrambi 0,1%).

Categorie: Nuove rilevazioni, studi, ricerche | Imprese: struttura e competitività | Umbria | Regione Umbria | Camera di commercio dell'Umbria | Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Terni

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