L’economia in provincia di Pavia

10.05.2021

Online il Rapporto della Cciaa relativo al biennio 2020-21

L’Ufficio studi e statistica e informazione economica della Cciaa di Pavia, in collaborazione con il Centro studi delle camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, diffonde un rapporto in cui si legge che nel 2020 il tessuto imprenditoriale pavese risente degli effetti prodotti dalla crisi pandemica, facendo registrare 2.441 cancellazioni d’impresa non d’ufficio. A soffrire maggiormente sono le ditte individuali (-1.749 unità chiuse), seguite dalle società di capitali (-352), dalle società di persone (294) e da altre forme d’impresa (46). Le iscrizioni sono state il 15,7% in meno rispetto al 2019, valore superiore a quello lombardo (-14,1%) ma al di sotto di quello nazionale (-16,4%).

Si registra una flessione tendenziale delle imprese attive nel commercio all’ingrosso (-2,4%), in quelle delle coltivazioni agricole e della produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi (-2,2%) e in quelle del commercio al dettaglio (-2,1%).

Cala il numero di imprese femminili, che passano dalle 10.259 del 2019 alle 10.174 del 2020 e diminuisce anche il numero delle imprese giovanili (da 4.060 a 3.907).

Nei primi due mesi del 2021, nel territorio pavese si riducono le cancellazioni non d’ufficio di impresa del 9,5% rispetto all’analogo periodo del 2020.

Rispetto al 2019 si contraggono anche le iscrizioni (-20,5%), portando la provincia di Pavia a essere la meno performante della Lombardia, dopo Lodi (-24,3%).

 

 

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Lombardia | Pavia | Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Pavia

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