Le imprese culturali e creative in Umbria

06.05.2021

La Cciaa dell’Umbria presenta i dati sulle imprese culturali nel periodo della pandemia

In Umbria nel dicembre 2020 le imprese culturali e creative sono 2.790, assorbendo nel complesso 7.650 occupati. Nel dettaglio, si tratta di 2.122 aziende in provincia di Perugia e 668 in quella di Terni. Nel 2019, invece, le imprese del settore registrate nella regione erano 2.759, con 7.679 occupati. Su base tendenziale, quindi, questi settori non registrano particolari scostamenti rispetto al periodo pre-Covid-19. In Umbria, il settore più rappresentativo, con 817 imprese registrate, è quello delle Attività professionali scientifiche e tecniche, che comprende le attività di design specializzate, le attività fotografiche, le agenzie per lo spettacolo e lo sport. Seguono le aziende che operano nel settore del divertimento e intrattenimento, con 702 imprese iscritte, e le aziende creative legate agli studi di architettura e ingegneria, con 489 imprese. Il settore che occupa più addetti è quello legato all’intrattenimento e al divertimento, con 2.984 addetti.

Il settore delle imprese culturali e creative, insieme al turismo, è quello che ha sofferto maggiormente gli effetti della pandemia, che si riflettono anche nel 2021. A marzo di quest’anno, infatti, le nuove imprese iscritte del settore sono 42 e quelle cessate 48, determinando quindi un saldo negativo.

Sono questi sono alcuni dei dati presentati in una nota a cura della Cciaa dell’Umbria   

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