Le esportazioni delle Marche
La Cciaa regionale pubblica i dati relativi al 2020
Nel 2020 il valore delle esportazioni marchigiane è pari a 10.809 milioni di euro e registra una contrazione tendenziale di -11,7% rispetto al 2019, più marcata di quella nazionale pari a -9,7%. Le variazioni tendenziali sono particolarmente negative nel primo e secondo trimestre dell'anno (-10,6% e -27% rispettivamente), più limitata quella del terzo (-1,7%) e consistente nell'ultimo trimestre (-7,2%).
A livello territoriale solo Ascoli Piceno realizza un incremento percentuale di +1,6% rispetto al 2019; tutte le altre province registrano contrazioni delle vendite all'estero: -22,9% per Fermo, -18,7% per Macerata, -14,5% per Pesaro e Urbino e -11,9% per Ancona.
Il risultato negativo delle esportazioni marchigiane è il frutto di un andamento sfavorevole diffuso ad una larghissima parte dei comparti di attività economica, tra cui i prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-26,6%), i mezzi di trasporto (-46,8%), i macchinari e apparecchi nca (-11,4%), gli apparecchi elettrici (-13,8%) e i metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-11,8%). Gli unici comparti a spiccare in controtendenza rispetto a questo panorama sono gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+9%) e le sostanze e prodotti chimici (+3,8%).
Il mercato di sbocco principale delle esportazioni marchigiane, infine, continua a essere quello dell’Europa, che assorbe il 72,1% delle esportazioni regionali totali.
Lo segnala una nota della Camera di commercio delle Marche che analizza i dati territoriali provvisori dell’Istat sul commercio con l'estero nel 2020.
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