L'imprenditoria femminile nelle Marche
La Cciaa delle Marche pubblica un report con i dati del 2020
Nel 2020 le imprese marchigiane condotte prevalentemente da donne sono in tutto 38.352, pari al 23% del totale delle imprese della regione, una quota superiore a quella media nazionale (22%), in calo (-1,22%) rispetto al valore del 2019. Nel complesso del Paese, la variazione, seppur negativa (-0,29%) si attesta su di un valore nettamente inferiore rispetto a quella marchigiana.
L'incidenza dell’imprenditoria femminile non è uniforme tra le diverse province: nei territori di Ancona, Fermo e Macerata il tasso di femminilizzazione è del 23,5%; il valore risulta solo leggermente inferiore in provincia di Ascoli Piceno (23,1%); si discosta invece maggiormente la provincia di Pesaro e Urbino, dove l’imprenditoria femminile rappresenta il 21,6% del tessuto imprenditoriale provinciale.
Sono i settori tradizionali ad avere i numeri assoluti più elevati di imprese femminili, a partire dal commercio con 8.897 imprese “rosa”, seguito dall’agricoltura, silvicoltura e pesca, (7.203 imprese) e dalle attività manifatturiere (4.565).
Lo segnala una nota sull'imprenditoria femminile, diffusa sul sito della Cciaa delle Marche.
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