Le esportazioni del Piemonte Nord Orientale

23.03.2021

La Cciaa diffonde i dati relativi al 2020

L’anno scorso il valore delle esportazioni delle quattro province del quadrante nord orientale piemontese (Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola) supera di poco i 9 miliardi di euro, registrando una contrazione del -12,3% rispetto all’anno precedente.

La flessione è un tratto comune delle quattro province. Novara, che assorbe il 52,5% del valore delle vendite di tutto il quadrante, registra tuttavia una perdita meno pesante (-8,8%), seguita da Verbano Cusio Ossola (-10,2%) Vercelli (-11%) e Biella (-24,7%).

Le attività manifatturiere in provincia di Novara segnano nel complesso un calo (-9%) dovuto soprattutto alla flessione del coke e prodotti petroliferi raffinati (-53,5%) e dei mezzi di trasporto (-42,1%). Prevedibile, la forte crescita del comparto farmaceutico e chimico medicinale (+28,5%). Per quanto concerne i mercati di sbocco, l'Unione europea assorbe il 57,8% delle vendite all’estero e riporta un calo del -6,3% rispetto al 2019.

Nella provincia di Verbania si registra il calo delle attività manifatturiere (-11,5%), componente quasi esclusiva dell’export provinciale. Tale flessione è dovuta, in particolare, alla contrazione dei metalli di base e prodotti in metallo (-14,4%), e dei macchinari (-12,7%). Meno marcate le flessioni degli articoli in gomma-plastica (-6,3%) e delle sostanze e prodotti chimici (-5,2%). Il principale mercato di sbocco resta l’Unione europea che, con il 61,7% delle vendite all’estero, registra un calo del -10,5%.  

Per la provincia di Vercelli i soli settori con dati positivi sono quelli dell’alimentare (+7,4%) e degli articoli farmaceutici (+20,6%). Il settore manifatturiero nel suo complesso segna una diminuzione del -11,1%. Il bacino dell’Ue, dopo la Brexit, con una copertura del 49,6% delle vendite e un calo del -10,4% non si conferma più come destinazione principale delle esportazioni vercellesi. Anche il mercato extra Ue registra una flessione analoga (-11,6%). In provincia di Biella si registra il forte calo del principale settore produttivo, quello dei prodotti tessili (-30,7%), che assorbe da solo il 55,2% del totale provinciale e nel cui ambito i tessuti registrano la diminuzione più marcata (-45,4%). Anche in questa provincia il mercato Ue non è più la destinazione principale, assorbendo il 48% delle vendite, con una diminuzione del -22,2%. In ambito extra Ue la flessione è ancora più forte (-26,9%).

Lo comunica la nuova Cciaa di Biella Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola in una nota basata su elaborazioni di dati Istat

Categorie: Commercio estero | Piemonte | Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Biella e Vercelli | Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Novara | Camera del commercio di Verbano Cusio Ossola

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