Unrae book 2020

05.03.2021

L’Unrae presenta il quadro del settore automotive nel 2020

È online Unrae Book 2020, il rapporto dell’Unrae che presenta un’analisi del mercato italiano degli autoveicoli, con dati aggiornati al 2020. La pubblicazione, diffusa insieme a una nota di sintesi, illustra i risultati economici dei comparti delle autovetture, dei veicoli commerciali, industriali e degli autobus, considerando più aspetti, come i canali di vendita, i modelli, l’alimentazione. Il rapporto, inoltre, include dati sulle modalità di acquisto e le caratteristiche degli acquirenti e presenta confronti territoriali a livello nazionale ed europeo.

Guardando all’andamento del mercato nel lungo periodo, il 2020 è il secondo anno peggiore degli ultimi trenta, con 1,38 milioni di veicoli vendutidopo il record negativo di 1,30 milioni nel 2013; il dato del 2020 è anche ben al di sotto della media di 1,9 milioni di immatricolazioni dei quattro anni precedenti. La perdita di fatturato rispetto al 2019 è pari a 10 miliardi di euro. La ripresa per il 2021, fatte salve ulteriori restrizioni per la pandemia e con il beneficio degli incentivi programmati, è prevista come pari a +12,2%, corrispondente a 1,55 milioni di unità di auto vendute; per i veicoli commerciali la previsione è di +15% e per i veicoli industriali di +9%.

L'analisi degli acquirenti privati di autovetture per età indica che i giovani (da 18 a 29 anni) occupano una quota di mercato del 9%, in lieve aumento, mentre la fascia costituita dai giovani maturi (da 30 a 45 anni) occupa la quota maggiore, 25,6%, in flessione, a causa anche di un maggior uso del noleggio come alternativa alla proprietà dell’auto. In leggero aumento la quota di acquisti da parte degli ultra 55enni, pari al 21,4%.

Riguardo alle alimentazioni, nel 2020 continua il forte calo del diesel (-41%) e della benzina (-39%), il Gpl è in linea con il mercato (-31%) mentre è migliore della media il risultato del metano (-18,1%). Nonostante il crollo della domanda totale, continua la crescita delle auto a minore impatto ambientale, tra cui le ibride plug in (+320%), le ibride HEV (+101,9%) e le auto elettriche (+204%), sebbene sia ancora insufficiente la disponibilità di punti di ricarica rispetto agli altri paesi europei.

Il volume riporta anche dati ambientali sulle emissioni di anidride carbonica, con confronti europei. Dopo un decennio di progressivi cali di CO2, che avevano raggiunto il minimo nel 2017, in linea con gli standard comunitari, le emissioni tornano ad aumentare, arrivando a 119,1 g/km nel 2019. L’aumento si verifica nei cinque principali mercati europei (Major Markets), con l’eccezione della Francia. L’Italia, comunque, presenta in Europa il secondo più basso livello medio di emissioni di CO2 .

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Industria e costruzioni | Unrae - Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri

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