Il benessere equo e sostenibile a Lecce
La Provincia diffonde online il fascicolo territoriale del Rapporto 2020
Il Rapporto sul benessere equo e sostenibile nella provincia di Lecce, è curato dalla Provincia di Lecce e realizzato nell’ambito del progetto Bes delle province, a cui partecipano 31 uffici di statistica che fanno parte di sette città metropolitane e ventiquattro Province, coordinate dal Cuspi.
Nel fascicolo, che fa parte del rapporto nazionale, si legge che nella provincia di Lecce nel 2018 la speranza di vita alla nascita è sostanzialmente in linea con quella di Puglia e Italia, sia per i maschi (81,1 anni) che per le femmine (85,5 anni).
Con riferimento al titolo di studio posseduto, nel 2018 la quota di adulti di età 25-64 anni con almeno il diploma è pari al 51,8%, più elevata rispetto alla media pugliese (50,2%) ma inferiore rispetto a quella italiana (61,7%). I giovani dai 25 ai 39 anni che hanno completato un corso di studi universitario sono relativamente meno numerosi (21,1%) rispetto alla Puglia (21,4%) e all’Italia (27%).
Nel 2019 il tasso di occupazione (20-64 anni) è pari al 47,2%, inferiore alla media regionale (50,2%) e notevolmente al di sotto del dato nazionale (63,5%). Il fenomeno riguarda anche i giovani di 15-29 anni per i quali si osserva un tasso di occupazione del 22,3% (contro rispettivamente il 23,5% e 31,8% della Puglia e dell’Italia). Nello stesso anno il tasso di disoccupazione (15-74 anni) è pari a 17,5% ed è superiore sia al valore regionale (14,9%) che a quello nazionale (10%). Ancora più elevato risulta il tasso di disoccupazione giovanile 15-29 anni (34,2%), maggiore della media pugliese (31,9%) e italiana (22,4%).
Nel 2017 i residenti nella provincia di Lecce dispongono in media di un reddito lordo pro-capite pari a 13.464 euro, allineato alla media regionale (13.948 euro) ma inferiore a quella nazionale (18.525 euro). Il valore risente certamente dell’importo relativamente basso della retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti (13.514 euro), contro una media regionale di 15.778 euro e nazionale di 21.713 euro.
Per quanto riguarda la sicurezza, nel 2018 i delitti denunciati per 10 mila abitanti nel territorio provinciale sono 307 contro i 355 della Puglia e i 392,5 dell’Italia. In tema di sicurezza stradale, gli incidenti stradali hanno causato in media 1,9 decessi ogni cento sinistri, valore inferiore alla media regionale (2,1 decessi) e simile a quella nazionale. Nei percorsi extraurbani (statali, regionali, provinciali o comunali) gli incidenti sono più rischiosi (3,5 decessi ogni cento sinistri) ma causano meno vittime rispetto a quanto non accada mediamente in Italia (4,4) e in Puglia (5,1 decessi).
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