Le imprese femminili in Emilia-Romagna

24.09.2020

L’Unioncamere regionale aggiorna i dati al II trimestre del 2020

Nei primi sei mesi di quest’anno in Emilia-Romagna prosegue la tendenza negativa per lo stock di imprese femminili (-0,6%), a un ritmo tuttavia inferiore a quello delle imprese non femminili (-0,8%). In controtendenza, invece, la componente straniera delle imprese "rosa" che mette a segno una crescita del 2,4% a fronte di una flessione di quella italiana (-1,1%). In particolare, le imprenditrici straniere più numerose sono quelle di nazionalità cinese (3.409), romena (1.937) e albanese (951).

A livello di settore di attività economica, si osserva che la riduzione della base imprenditoriale (-525 unità) è imputabile soprattutto al commercio (-511 unità, -2,3%) e all’agricoltura (-266, -2%) mentre i contributi positivi più rilevanti derivano dagli altri servizi (+319, +0,8%) e dalle costruzioni (+18, +0,6%). Quanto alla forma giuridica, si registra una forte incremento delle società di capitale (+400 unità, +2,6%) contrapposto a un significativo calo delle ditte individuali (-597 unità, -1,1%)  e delle società di persone (-325, -2,6%).

È quanto emerge da un report  basato sui dati di Infocamere-Movimprese, elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Imprese: struttura e competitività | Emilia-Romagna | Unioncamere Emilia-Romagna - Unione regionale delle camere di commercio dell'Emilia-Romagna

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