La congiuntura economica di Milano, Monza, Lodi e Cremona

La Cciaa diffonde i dati del I trimestre 2020

Nella nota pubblicata dalla Cciaa di Milano, Monza e Lodi si legge che tutti gli indicatori del primo trimestre dell’anno sono in flessione e risentono della crisi epidemiologica. In dettaglio, la manifattura industriale milanese chiude il trimestre con una flessione tendenziale della produzione (-7,5%, -10,1% in Lombardia), del fatturato (-6,9%, -8,2%) e degli ordini totali (-3,4%, -6,8%). Calano, su base annua, anche la produzione industriale (-12,1%), il fatturato totale (-11,6%) e il portafoglio ordini (-6,6%) di Monza. Nel lodigiano, invece, l’industria manifatturiera registra perdite più contenute della produzione (-5,4%), del fatturato (-4,2%) e degli ordini ( -4,9%).

Anche i dati del comparto artigiano milanese, come riportato nella nota, risentono della chiusura forzata delle attività per quanto riguarda il fatturato (-16,3%), la produzione industriale (-15,6%) egli ordini (-14,6%). Lo stesso per Monza e Lodi, che registrano rispettivamente perdite pari a -11% e -11,4% nella produzione, -12,8% e -12,8% negli ordini e -13,2% e -13,9% nel fatturato.

La nota relativa al commercio al dettaglio descrive una notevole flessione tendenziale del fatturato nell’area metropolitana milanese (-6,7%). Il fatturato del sistema della grande distribuzione, invece, cresce a Lodi (+11,5%) e nell’area di Milano (+3,6%) e di Monza (+1,4%). Questi dati positivi, però, non riguardano le micro imprese (-15,1%) e quelle comprese tra i 10 e i 49 addetti (-7,5%), che subiscono maggiormente gli effetti del lockdown.

Nell’analisi relativa al commercio estero, inoltre, si legge che sia Lodi (-3,5%) sia Monza Brianza (-1,8%) registrano flessioni nelle esportazioni; in controtendenza il dato dell’area metropolitana milanese (+1,3%). Rimangono negativi i dati delle importazioni per l’intera area vasta: -7,5% a Lodi, -6,7% a Monza e -4,8% a Milano.

Anche la Camera di commercio di Cremona, infine, rilascia una nota congiunturale sul commercio estero, dalla quale emerge che il valore delle merci importate è complessivamente di circa 1,22 miliardi di euro a prezzi correnti (+0,9% annuo, dati grezzi) e quello dei beni esportati di oltre 1,05 miliardi (-9,6% annuo).