Le esportazioni in Calabria

La Regione pubblica i dati relativi al I° trimestre 2020

Nel primo trimestre del 2020 il valore delle esportazioni in Calabria è pari a 108 milioni di euro e registra un calo tendenziale del 8,9%. Il trend negativo si presenta con un andamento variegato nelle singole province: Vibo Valentia (-27,3%), Catanzaro (-11,5%), Reggio Calabria (-10,7%) e Cosenza (-8,6%). Crotone è l’unica provincia calabrese e tra le poche italiane che registra una performance positiva con un incremento dell’export (da 4,2 a 6,6 milioni di euro) dovuto, in particolare, all’aumento delle vendite di elementi da costruzione in metalli, prodotti da forno e farinacei, oli e grassi vegetali e animali sui mercati dell’America del Nord. Dall’analisi dei macrosettori emerge che nei primi mesi dell’anno cresce l’export dei prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+18,8%), in linea con quanto avviene nel Mezzogiorno (+14,3%) e a livello nazionale (+1,7%). La commercializzazione dei prodotti delle attività manifatturiere sui mercati esteri, invece, registra una battuta d’arresto sia a livello regionale (-8,6%) che nazionale (-2%).  La top ten dei prodotti calabresi più commercializzati sui mercati esteri vede al primo posto gli altri prodotti chimici, con 26 milioni di euro e, al secondo posto, frutta e ortaggi lavorati e conservati, con 12 milioni di euro. L’Unione europea, col 51% dell’export regionale e l’America settentrionale col 15%, rappresentano i principali mercati di sbocco delle aziende calabresi. Cresce l’export verso i paesi dell’Asia centrale (+41,8%), connesso all’avvio di nuovi scambi commerciali delle aziende reggine con Uzbekistan e Pakistan.

Lo comunica la Regione Calabria in una nota basata sull’elaborazione di dati Istat.