Undicesima Conferenza nazionale di statistica - Incontro sull’esperienza delle peer review

Il percorso di applicazione del Codice italiano delle statistiche ufficiali. L'esperienza delle peer review e le nuove prospettive

“Rete” è la parola chiave che unisce i diversi interventi della sessione dedicata all’esperienza della peer review: rete di saperi, di conoscenze, di esperienze.

Le peer review promosse dall’Istat sono uno dei metodi per effettuare il monitoraggio sulla qualità e sull’applicazione del Codice italiano delle statistiche ufficiali da parte dei soggetti del Sistema statistico nazionale. L’iniziativa ha rappresentato un’occasione per instaurare un dialogo all’interno del Sistema sui temi della qualità e della credibilità della statistiche ufficiali, nell’ottica della piena condivisione e applicazione dei principi del Codice.  

Durante l’incontro svoltosi il 21 febbraio è stata raccontata l’esperienza di peer review  condotta nel 2012 dall’Istat, che ha visto come protagonisti attivi,  insieme all’Istituto, anche gli uffici di statistica del Sistema. Dopo la presentazione dei principi guida, del metodo di lavoro e dei principali risultati, la parola è passata agli attori del Sistema, che hanno evidenziato come la peer review abbia rappresentato per loro un momento sia di condivisione e di crescita professionale sia di accrescimento del senso di appartenenza a una comunità, a una rete, che può rafforzare il ruolo degli uffici di statistica.

Le prospettive future, anche in ambito europeo, confermano che questa nuova fase, basata sulla valutazione e sul confronto, richiede un investimento di tipo culturale. Tale investimento si è già da tempo tradotto all’Istat in iniziative concrete, come le attività di audit su alcuni processi statistici. 

Complessivamente, le peer review  hanno consentito di avere un contatto diretto con gli uffici e i responsabili, di aumentare la sensibilità verso la qualità, di confrontarsi con il contesto e l’organizzazione delle attività.

Al momento attuale è necessaria una riflessione sulla possibilità di affiancare la peer review a iniziative più incisive, per permettere al modello di evolversi ulteriormente; emerge quindi l’ipotesi di lavorare su un doppio binario: peer review e audit  su processi significativi. Sempre con lo spirito non invasivo, cooperativo, fra pari, che ha caratterizzato l’esperienza fatta.