Le esportazioni di Biella e Vercelli

La Cciaa di Biella e Vercelli diffonde i dati relativi al 2016

Le esportazioni biellesi registrano a fine 2016 un incremento tendenziale del 4,1%, quelle della provincia di Vercelli dell’1,6%; entrambe le province si attestano su valori superiori alla media nazionale (+1,2%).
In provincia di Biella il settore più dinamico è quello dell’abbigliamento (+9,7%) seguito dal comparto della meccanica (+9,6%). Il settore tessile, che rappresenta il 60,5% del totale, mostra un lieve incremento (+0,8%). L’agricoltura mostra una perfomance molto positiva, con un raddoppio dei valori rispetto al 2015 (+120%). Quasi il 60% delle esportazioni biellesi è destinato all'area dell’Ue 28 e i maggiori incrementi si registrano verso il Regno Unito (+20,3%), la Romania (+16,6%) e il Portogallo (+15,4%). Sono invece in calo le esportazioni verso l'Austria e la Bulgaria (rispettivamente dell'1,4% e del 4,6%). In ambito extraeuropeo, la perdita di quota è da attribuire alla forte flessione degli scambi con la Svizzera (-35,7%) e con gli Usa (-11,1%). 

In provincia di Vercelli, la performance dell’export agricolo è negativa (-31,6%). Tiene il manifatturiero (+1,7%), settore nel quale, a fronte di un calo del 9,8% del comparto del tessile abbigliamento, si verifica una forte crescita dei farmaceutici (+24%), della chimica (+7,2%) e dei computer e apparecchi elettronici (+11,1%). Riguardo alla destinazione, gli incrementi più significativi nell'export si registrano verso la Spagna (+31,5%) e i Paesi Bassi (+16,9%), mentre diminuiscono gli scambi con il Regno Unito (-6,7%) e il Belgio (-6,0%). Fuori dall’Europa, l'usuale scambio con la Svizzera e gli Usa mostra un indebolimento (rispettivamente -17,7% e -11,9%).  

Lo comunica la Cciaa di Biella e Vercelli  in una nota sulle esportazioni delle due province.