La parità di genere in Veneto
La Regione propone una analisi nell'ultimo numero di statistiche flash
Il Gender Equality Index, che sintetizza il gap tra uomini e donne in diverse aree della vita come il lavoro, l’educazione, la gestione del tempo libero, la rappresentanza politica e la salute, rileva che in Europa l’obiettivo della parità tra i sessi è distante. L’Italia è confinata nella parte più bassa della graduatoria (22° posto con 41,1 punti), mentre i Paesi del Nord Europa, con punteggi superiori a 70, sono i più egualitari.
In Veneto grande impulso verso la parità di genere è data dalla scolarizzazione: il sorpasso è avvenuto con le generazioni che ora hanno tra i 50 e i 55 anni e oggi il 32,2% delle donne tra i 30-34 anni risulta laureato, rispetto al 20,6% dei maschi. L’aumento della scolarizzazione femminile si accompagna a una maggiore partecipazione al mercato del lavoro: in circa 20 anni, in Veneto il gap tra il tasso di occupazione maschile e femminile è diminuito di 12 punti percentuali. Oggi il tasso è del 73,2% per gli uomini e del 54% per le donne.
Infine nel Nord-Est la donna continua a farsi carico del 65% delle incombenze familiari. A volte, per far fronte a situazioni di lavoro poco flessibili, si ricorre al part-time: nel 2015, il 34,1% delle donne venete ha scelto il lavoro a tempo parziale, il sesto valore più elevato tra le regioni italiane, contro il 5% degli uomini, il dato più basso in assoluto in Italia.
L’analisi della Regione Veneto è presentata nell’ultimo numero di Statistiche Flash, La parità di genere per valorizzare i talenti
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