La destinazione dei prodotti agricoli

29.09.2016

L'Ismea diffonde i risultati dell'indagine sui canali di sbocco delle aziende agricole italiane

L’Ismea pubblica una nota che riassume i risultati dell’indagine sui canali di sbocco delle aziende agricole italiane, condotta nel 2016 su un panel di mille aziende appartenenti ai vari comparti di produzione.

I dati emersi si diversificano a seconda dei settori di produzione: per le aziende con allevamenti da carne, il canale preferenziale è l'industria di prima trasformazione, cui è destinato il 43% dei capi allevati. Per le aziende della zootecnia da latte, invece, la quota di produzione maggiore, pari al 46%, è destinata agli organismi associativi come cooperative, associazioni e consorzi. Gli organismi associativi costituiscono i principali canali di sbocco anche per i viticoltori (39%), gli operatori specializzati in seminativi (38%) e in legnose (31%). La produzione nazionale di olio di oliva, invece, è destinata soprattutto al consumatore finale (35%).

La principale destinazione geografica della produzione agricola è la provincia in cui è ubicata l'azienda. La quota di prodotto destinata a quest’ambito territoriale, infatti, è pari al 74% del totale mentre la percentuale di prodotto inviata all'estero è pari al 4%, di cui il 3% verso i paesi europei e l'1% verso quelli extra-europei. La quota di prodotto inviata all'estero, tuttavia, è più consistente per le aziende olivicole (7%) e vitivinicole (13%).

 

 

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Agricoltura e zootecnia | Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare

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