L’adozione del Codice italiano delle statistiche ufficiali in ambito Sistan

Un bilancio delle peer review sul monitoraggio dell’applicazione dei principi del Codice nel 2014

Con il 2014 si è concluso il 4° ciclo di peer review sugli enti del  Sistema statistico nazionale (Sistan), che ha coinvolto gli uffici di statistica di 24 enti del Sistema. Dal 2011 a oggi sono state condotte 125 iniziative di analisi e discussione sulla base di interviste strutturate tra uffici di statistica delle Amministrazioni centrali, enti locali, camere di commercio e prefetture che hanno coinvolto più di 200 responsabili degli uffici e di linee di attività.

Scopo degli incontri è quello di individuare i punti di forza e di debolezza degli uffici di statistica rispetto all’applicazione dei principi del Codice italiano delle statistiche ufficiali, approvato nel 2010 con la Direttiva 10 del Comstat, e sulla base delle analisi condotte fornire suggerimenti e raccomandazioni per il più ampio perseguimento degli standard.

All’Istituto nazionale di statistica è affidato il compito di condurre periodicamente il monitoraggio dell’applicazione dei 15 principi del Codice nell’ambito del Sistan: una task force, appositamente costituita e i cui componenti sono rappresentanti dell’Istat e di altri enti del Sistan, partendo dall’esperienza europea (Code of practice),  ha dato vita a una serie di sperimentazioni per definire l’organizzazione e  gli strumenti più idonei a condurre il monitoraggio, continuando  nel tempo a seguirne i risultati.

Uno degli strumenti scelti per il monitoraggio è proprio la peer review, un’operazione di cambiamento e di collaborazione in cui gli enti del Sistan sono protagonisti attivi insieme all’Istat. Nel concreto al termine di ogni visita, che consiste in un’intervista semistrutturata con il responsabile dell’ufficio, è redatto un report, il cui contenuto è condiviso tra intervistatore e intervistato, che riporta e una sintesi dell’intervista e alcune raccomandazioni che gli uffici dovrebbero seguire per rafforzare e migliorare i livelli di qualità della propria attività statistica.

Dalle informazioni raccolte emerge che alcune delle leve su cui occorre focalizzare l’attenzione per un miglioramento della qualità delle statistiche riguardano l’accessibilità e fruibilità delle informazioni diffuse, la qualità della diffusione, il riconoscimento del ruolo degli uffici nell’amministrazione di appartenenza, la documentazione dei processi, la relazione con l’utenza, la necessità di risorse adeguate, il rafforzamento dello status degli uffici e della collaborazione con altri settori dell’amministrazione di appartenenza.    

L’operazione messa in campo ha riscontrato finora notevole interesse tra tra gli intervistati, che hanno visto nell’iniziativa una possibilità di comunicare quale fosse il proprio ruolo all’interno dell’amministrazioni, di diffondere le best practice tra gli enti del sistema e di condividere con un team di esperti le eventuali difficoltà nello svolgimento della funzione statistica. Alcuni di loro hanno scelto di trasmettere il report di peer review ai propri vertici per rendere manifesta l’analisi prodotta a seguito dell’intervista e le raccomandazioni ricevute nonché per attivare azioni condivise volte al rafforzamento del ruolo dell’ufficio di statistica all’interno dell’amministrazione.

A partire dal prossimo anno, oltre a condurre ulteriori interviste su altri enti del Sistema, inizierà la  sperimentazione di attività di ‘ritorno’, attraverso incontri con enti già coinvolti, allo scopo di  verificare se, a distanza di due/tre anni, le raccomandazioni indicate dai team reviewer sono state raccolte e fatte oggetto di intervento da parte dell’ufficio di statistica nella propria amministrazione e di capire quali nuove iniziative e strategie mettere a punto per sviluppare e rendere ancora più efficace il percorso iniziato quasi cinque anni fa. 

Susanna Terracina

Versione .pdf