I fabbisogni occupazionali della provincia di Ancona
Confermato per il 2014 l’andamento negativo delle assunzioni
La crisi occupazionale è confermata dall’Indagine Excelsior realizzata da Unioncamere e diffusa con una nota stampa della Cciaa di Ancona. In linea con l’andamento del mercato del lavoro italiano, infatti, le imprese locali fanno registrare anche per l’anno in corso un saldo occupazionale negativo pari a circa 2.200 addetti.
I settori maggiormente soggetti alla riduzione di personale sono il turismo (-5,7%), i servizi alle persone (-4,6%), le costruzioni (-4,3%), i servizi alle imprese (-3,8%) e il commercio (-2,9%).
Diminuisce la richiesta di figure professionali quali dirigenti, specialisti e tecnici e si riduce la domanda di laureati, che nel 2014 saranno l’8% dei nuovi assunti contro il 12% registrato nel 2013; per il 37% delle nuove assunzioni, infatti, non si richiede alcuna formazione specifica.
Tale andamento penalizza soprattutto i giovani con meno di 30 anni: solo il 21% della domanda di lavoro riguarderà questa fascia d’età, con un calo complessivo, nella provincia, di ben 16 punti percentuali rispetto al 2009.
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