Il lavoro autonomo e le rimesse degli immigrati in provincia di Arezzo

10.07.2014

Diffuso on line il report sull‘imprenditorialità straniera del territorio

Sono 4.473 le imprese straniere iscritte nel registro camerale della provincia di Arezzo al 31 dicembre 2013. Dopo il calo avvenuto nel 2012 (-10,1%), il loro numero è tornato ad aumentare facendo registrare un incremento del 19,5%.

Il 56,7% delle imprese straniere è rappresentato da ditte individuali che, rispetto al 2012, sono cresciute del 6,9%. Il 53,3% delle ditte individuali ha sede nel capoluogo (area aretina); quasi la metà è rappresentato da imprenditori provenienti dall’Europa dell’Est, rumeni nel 33,1% dei casi e albanesi nel 13,8%; seguono i marocchini con il 9,7%. Circa il 35% dei lavoratori stranieri autonomi ha un’età che va dai 30 ai 39 anni.

I settori di attività più rilevanti in termini numerici sono quelli delle costruzioni (42,2%), dove prevalgono rumeni e albanesi (rispettivamente con il 57,1% e il 25,4%), del commercio (26%) dove prevalgono marocchini e pakistani (rispettivamente con il 28,7% e 13,8%) e delle attività manifatturiere (14,5%), dove invece l’attività si distribuisce tra bengalesi, pakistani e cinesi (con valori che si aggirano intorno al 18%-20% ciascuno).

I risparmi che gli imprenditori stranieri hanno inviato nel 2012 ai paesi di provenienza ammontano a 29,5 milioni di euro, con un calo del 14,7% rispetto all’anno precedente.

Questi sono solo alcuni dei dati disponibili nel Report n. 43 pubblicato dall’Osservatorio sociale – sezione immigrazione della Provincia di Arezzo.

Categorie: Attività istituzionali | Diffusioni di nuovi dati | Imprese: struttura e competitività | Toscana | Arezzo | Provincia di Arezzo

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