In calo il numero delle imprese nelle Marche

Secondo Unioncamere Marche per il sistema produttivo marchigiano continua la crisi

Nel 2013 nelle Marche hanno cessato l'attività 918 aziende, delle quali 220 solo nell’ultimo trimestre. Lo scorso anno le aziende iscritte nei registri delle Camere di commercio sono state 10.679 e non hanno compensato le 11.597 cessazioni di attività. A livello territoriale la provincia che ha registrato la maggiore diminuzione di imprese è stata quella di Pesaro e Urbino (-379), seguita da Fermo (-224), Macerata (-169), Ascoli Piceno (-130) e Ancona (-16). 

Lo comunica il Centro studi Unioncamere Marche che ha elaborato i dati di Movimprese, rilevazione trimestrale realizzata da Unioncamere-Infocamere per il sistema camerale. I dati sono disponibili in tavole statistiche di dettaglio e di sintesi per ciascuna provincia e disaggregati per settore di attività economica.

Nonostante i numeri non siano incoraggianti, il sistema marchigiano rimane comunque vitale: mentre soffrono (e a volte falliscono) le piccole imprese agricole, edili e quelle dell’artigianato conto terzi, riprendono slancio alcuni settori del turismo e dei servizi. Sono in ripresa anche le imprese del manifatturiero ad alto contenuto tecnologico e quelle che hanno saputo conquistare i mercati esteri.

Con particolare riferimento alla provincia di Ancona, tuttavia, risulta che nel 2013 il numero delle imprese registrate si è mantenuto stabile rispetto al 2012. Secondo il report congiunturale Cruscotto di indicatori statistici, curato dalla locale Camera di commercio, infatti, le imprese, sono 47.062 (47.078 nel 2012) di cui 41.822 attive. Il saldo tra le imprese iscritte e cancellate è lievemente positivo con 6 imprese, con un tasso di crescita dello 0,01%. Con uno sguardo al quadro regionale, osserviamo quindi che l’andamento registrato nella provincia di Ancona suggerisce una capacità di tenuta migliore rispetto alle altre province marchigiane.