L’indagine congiunturale sulle aspettative delle imprese di Roma e provincia

27.11.2013

Lo studio della Cciaa di Roma rileva alcuni segnali positivi per il sistema economico locale ancora debole

Le aspettative per il terzo quadrimestre dell’anno, su un campione rappresentativo di 303 imprese di Roma e provincia, permangono prevalentemente negative, ma si percepiscono deboli segnali di miglioramento.

Questo è quanto rileva lo studio curato da Asset Camera, Azienda speciale della Camera di commercio di Roma con la collaborazione della Luiss Business School e dell’Istituto di ricerca SWG.

L’analisi congiunturale dell’imprenditoria romana ha l’obiettivo di raccogliere e analizzare le aspettative sull’andamento dei principali indicatori economici per definire scenari previsionali dell’economia locale.

La percentuale di imprese romane che prevede un calo del fatturato è  ancora alta, circa 52%, ma in diminuzione rispetto ai primi due quadrimestri dell’anno quando le percentuali erano rispettivamente al 70% e 60%. Sul fronte della domanda di lavoro e sui nuovi investimenti si conferma sostanzialmente il dato già riscontrato nel secondo quadrimestre 2013. 

Circa il 20% delle  imprese prevede di ridurre il numero di addetti a tempo indeterminato, 77% è la quota di quelle che indicano stazionarietà, il 4% parla di un aumento occupazionale. Con una diminuzione  di 6 punti percentuali, Il 58% delle imprese dichiara di non pensare a realizzare alcun tipo di nuovo investimento. Rimane negativa anche la visione sulle tre questioni cruciali della gestione finanziaria delle imprese: la disponibilità di finanziamenti dalle banche, il costo del debito con le banche e la riscossione dei crediti.

Passa dal 70% al 20% la quota delle imprese per le quali la situazione economica generale è considerata peggiore o molto peggiore di quella del precedente quadrimestre. Il 50% intravede una situazione analoga, il 19% (con un aumento di quasi 13 punti percentuali) indica un tendenziale miglioramento. Il principale ostacolo alla crescita rimane la debolezza del mercato interno (38% del campione), segue il continuo aumento dei costi di produzione (19%), l’inefficienza della pubblica amministrazione (18,2%) e delle infrastrutture economiche (5,3%).

Il recupero di efficienza e la riduzione dei costi generali si conferma la strategia maggiormente adottata dalle imprese per rispondere alle attuali difficoltà competitive (46,5%), seguita dal miglioramento del “valore” offerto e percepito dal mercato (20,1%). Il 12,2% delle imprese ricorre ad alleanze strategiche mentre il 5,9% punta sul miglioramento della qualità delle risorse umane e il 4% delle imprese dà vita a processi di internazionalizzazione. Solo Il 3% pone l’innovazione al centro del proprio piano strategico. Rimane alta la percentuale di imprese, quasi l’8%, che pensa di arrendersi, indicando come strategia futura la vendita o la cessazione della propria attività.

Categorie: Attività istituzionali | Diffusioni di nuovi dati | Imprese: struttura e competitività | Lazio | Roma | Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Roma

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