L’economia delle Marche nella prima parte dell'anno
La Banca d’Italia aggiorna i dati sulla congiuntura economica regionale
L’economia delle Marche è il report di aggiornamento congiunturale curato dal Centro studi della sede di Ancona della Banca d’Italia e basato su fonti statistiche ufficiali.
Il rapporto evidenzia che nella prima parte del 2013 la fase ciclica delle Marche è rimasta sfavorevole. La domanda interna si è ulteriormente indebolita mentre quella estera ha continuato a fornire un contributo positivo. La produzione industriale è scesa, soprattutto nei comparti dei beni di consumo durevoli, come gli elettrodomestici e i mobili; nel settore calzaturiero, invece, l’attività è rimasta stabile, sostenuta dalle esportazioni verso i paesi extraeuropei.
Nelle Marche la crisi avviata nel 2008 ha inciso più in profondità che nel resto d’Italia e l’uscita dalla fase recessiva, in previsione futura, si profila più lenta. Il miglioramento del clima di fiducia delle imprese è ancora poco diffuso mentre per l’edilizia rimangono gravi difficoltà dovute soprattutto alla diminuzione delle produzioni e delle transazioni immobiliari.
Il commercio risente della riduzione di spesa delle famiglie e delle difficili condizioni del mercato del lavoro; l’occupazione è diminuita nel primo semestre più che nell’intero Paese e il numero delle persone in cerca di occupazione è aumentato quasi di un terzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un’offerta di lavoro rimasta quasi del tutto invariata. Il ricorso agli ammortizzatori sociali è stato ancora ampio: quello alla Cassa integrazione guadagni è quasi raddoppiato.
Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Imprese: struttura e competitività | Marche