Priorità infrastrutturali in Friuli-Venezia Giulia

Il sistema camerale regionale pubblica il rapporto 2023

Il sistema dei trasporti del Friuli-Venezia Giulia si basa su 3.600 km di rete stradale, 446 km di rete ferroviaria RFI, quattro terminal intermodali, tre porti e un aeroporto. Il territorio intercetta tre corridoi del Core Network europeo lungo le direttrici Nord-Sud ed Est-Ovest: il corridoio Baltico-Adriatico, quello Mediterraneo e il nuovo corridoio dei Balcani Occidentali-Est Mediterraneo.

In base all’indicatore di performance (KPI – Key Performance Index) riferito alle infrastrutture di trasporto e logistica, il Friuli-Venezia Giulia, con un valore di 129,2, è la seconda regione con le migliori prestazioni a livello nazionale, preceduta solo dal Veneto (130,4). Tutte le province si posizionano sopra la media italiana nelle categorie marittima, stradale e logistica mentre il KPI aeroportuale evidenzia alcune criticità in termini di dotazione e funzionalità. Oltre il 40% delle imprese del Friuli-Venezia Giulia vende i propri prodotti/servizi o realizza i propri approvvigionamenti nella stessa area di localizzazione dell’impresa, il 13,7% vende all’estero e l’8% effettua approvvigionamenti all’estero.

Le spedizioni avvengono in larga misura con trasporto interamente su strada (86,1%), seguito dal sistema combinato strada-mare (8,3%). Il sistema imprenditoriale individua quattro macro-obiettivi fondamentali per la competitività del territorio a cui si collegano sei opere infrastrutturali ritenute di urgente realizzazione, descritte attraverso schede di dettaglio che ne evidenziano costi, copertura finanziaria, tempistiche e criticità.

È quanto si legge nel Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali del Friuli-Venezia Giulia, prodotto in sinergia dalle due Camere di commercio regionali (di Pordenone-Udine e della Venezia Giulia) con il supporto di Uniontrasporti.