Le tendenze dell’occupazione in Trentino

12.04.2024

L’Ispat e l’Agenzia del lavoro presentano i dati relativi al III trimestre 2023

L’Ispat e l’Agenzia del Lavoro diffondono la Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione in Trentino per il terzo trimestre 2023. La nota è frutto della collaborazione sviluppata tra i due enti per produrre informazioni armonizzate e coerenti sulla struttura e sulla dinamica del mercato del lavoro in provincia di Trento.

Nel terzo trimestre 2023 gli occupati in Trentino (15-89 anni) sfiorano le 252 mila unità e aumentano su base annua dello 0,8%. L’incremento è imputabile principalmente alla componente femminile (+1,5%), mentre quella maschile cresce in misura lieve (+0,2%). Rispetto allo stesso trimestre del 2022 aumenta il numero degli occupati indipendenti (+2,4%), mentre il lavoro alle dipendenze cresce con minore intensità (+0,3%). In ragione delle dinamiche osservate, il tasso di occupazione (15-64 anni) si posiziona al 71,8% (78% gli uomini, 65,5% le donne), in aumento su base tendenziale di 0,3 punti percentuali. Nel confronto territoriale, il tasso di occupazione del Trentino torna ad essere superiore a quello della ripartizione Nord-est (70,2%) e si mantiene significativamente distanziato dalla media nazionale (61,6%).

Il numero di persone in cerca di occupazione si attesta poco sotto le 7,4 mila unità, in riduzione su base tendenziale del 17,9% grazie esclusivamente alla flessione della componente femminile (-29,4%); in aumento invece quella maschile (+12%). Il tasso di disoccupazione (15-74 anni) è pari al 2,9% (2% per i maschi e 3,9% per le femmine), in calo di 0,6 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2022. Nel confronto territoriale, il tasso di disoccupazione del Trentino si conferma al di sotto di quello del Nord-est (4,5%) e si mantiene molto distante dal valore medio registrato per l’Italia (7,3%).

Dal lato della domanda di lavoro, le fonti amministrative registrano al 30 settembre 2023 una crescita su base tendenziale dello stock delle posizioni lavorative dipendenti del 3,2%. L’incremento continua a interessare tutti i settori e i comparti di attività. In particolare l’agricoltura aumenta le posizioni lavorative alle dipendenze del 7,7%, l’industria in senso stretto del 2% e le costruzioni del 3,9%; anche il terziario conferma l’andamento positivo dei trimestri precedenti con una crescita su base annua del 2,9%, trainata nuovamente dal comparto dei pubblici esercizi (+6,7%).

In termini di flusso, la domanda di lavoro delle imprese trentine evidenzia segnali di rallentamento dopo la stabilità rilevata nel trimestre precedente. Tra luglio e settembre 2023 si sono attivati in Trentino 53.363 nuovi rapporti di lavoro, 849 assunzioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2022 (-1,6%). Sul fronte delle cessazioni lavorative invece si registrano segnali positivi con un calo maggiore rispetto alle assunzioni (-1,9%). Questa dinamica si riflette sul saldo occupazionale, quale differenza tra la somma delle assunzioni e delle trasformazioni dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato e le cessazioni lavorative: anche a seguito della chiusura della stagione turistica estiva, il saldo vede prevalere le uscite sulle entrate, comprese le trasformazioni, per 1.426 unità.

Il ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese industriali rileva un valore in linea con la media registrata nei due trimestri precedenti. A crescere in maniera importante rispetto allo stesso periodo del 2022 è la componente ordinaria, a fronte di un calo consistente di quella straordinaria. Il comparto che fruisce della parte più consistente delle ore di cassa integrazione (oltre il 40%) è quello della carta (poligrafico, editoria e carta).

Categorie: Attività di rilevazione | Lavoro | Trento | Provincia autonoma di Trento

Ricerca

Ricerca Testuale
Argomento statistico
Tema

Territorio
  • Solo livello nazionale
  • Scegli il territorio
Regione
Provincia

Ente

Data di riferimento
  
  




Si No