Il Gender Pay Gap in Trentino

07.03.2024

L’Ispat presenta l’aggiornamento al 2022

Il nuovo report predisposto dall’Ispat presenta l’aggiornamento al 2022 dell’indicatore Gender Pay Gap (GPG), che riassume le differenze retributive di genere in Trentino.

L’indicatore sul Gender Pay Gap, cioè il differenziale salariale uomo-donna, è utilizzato per mettere a confronto i salari percepiti da uomini e donne. Nel 2022 i dati Inps fotografano per i lavoratori a tempo pieno in Trentino una retribuzione media delle donne inferiore del 15,7% rispetto a quella degli uomini; lo stesso indicatore è pari a 12,6% per l’Italia e a 16,7% per il Nord-est.

I dati dimostrano che un GPG più elevato si rileva nei territori in cui è maggiore la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, misurata attraverso il tasso di occupazione (in Trentino il tasso di occupazione femminile è pari al 63,5%, oltre 12 punti percentuali in più rispetto al livello nazionale).

Le differenze nelle retribuzioni tra uomini e donne sono il risultato di un confronto tra due popolazioni di lavoratori che presentano caratteristiche diverse. Il valore del GPG cambia notevolmente se si considera, ad esempio, il differenziale tra lavoratori a tempo pieno e lavoratori a tempo parziale. Nel primo caso l’indicatore per il Trentino per il 2022 risulta pari al 15,7% mentre nel secondo l’indice scende all’10,1%, con un evidente livellamento delle retribuzioni medie giornaliere tra uomini e donne.

L’analisi condotta per settore economico, considerando i soli lavoratori e le sole lavoratrici a tempo pieno, conferma un differenziale retributivo quasi costantemente a favore della componente maschile; poche le eccezioni, concentrate in quei settori dove peraltro la presenza delle donne è molto contenuta (ad esempio, il settore delle costruzioni, con solo il 4,2% dei dipendenti di sesso femminile).

Nei settori in cui la retribuzione giornaliera media è minore si osserva un valore del GPG più contenuto. Viceversa, nei settori dove la retribuzione è elevata, anche il GPG risulta maggiore. Ad esempio, nel comparto dei servizi di alloggio e ristorazione, dove la retribuzione è una delle più basse, il GPG è pari al 13,8%; nel comparto finanziario-assicurativo, invece, il GPG è del 26,5%.

Il differenziale retributivo di genere aumenta tendenzialmente con l’età, soprattutto per l’incremento delle retribuzioni a favore della componente maschile. Mentre infatti le retribuzioni giornaliere medie delle lavoratrici non aumentano in modo significativo al crescere dell’età, quelle dei lavoratori mostrano una progressione evidente, passando dai 108,2 euro nella classe 35-39 anni ai 137,5 euro nella classe 60-64 anni. Il GPG evolve di conseguenza dal 13% al 26,6%.

Categorie: Attività di rilevazione | Lavoro | Trento | Provincia autonoma di Trento

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