Le nuove partite Iva

08.03.2024

Il Mef pubblica i dati dell'osservatorio riferiti al 2023

Il Ministero dell'economia e delle finanze (Mef) pubblica i dati sulle partite Iva nel 2023, tratti dall'Osservatorio in cui confluiscono le informazioni della banca dati dell'anagrafe tributaria.

Nella nota che offre una sintesi dei dati, navigabili in dettaglio sul sito web dell’ente, si legge che nel 2023 sono state aperte circa 492.176 nuove partite Iva, con una leggera flessione dell’1,9% rispetto al 2022.

Il 70% delle nuove partite Iva appartiene a persone fisiche, il 22,9% a società di capitali e solo il 3,1% a società di persone. La flessione di avviamenti riguarda prevalentemente le società di persone (-8,6%), le persone fisiche (-1,9%) e i soggetti non residenti (-9,8%), mentre per le società di capitali si registra un lieve aumento rispetto all’anno precedente (+0,8%). A livello territoriale, il 48,2% delle aperture si registra al Nord, il 22,1% al Centro e circa il 30,4% nel Mezzogiorno.

Riguardo ai settori, rispetto al 2022 gli aumenti più evidenti sono nell’istruzione (+53,1%) e nell’attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+11,3%) mentre le maggiori flessioni interessano l’agricoltura (-16,2%) il commercio (-8,6)  e le attività professionali (-8%).

Per quanto concerne le persone fisiche, la ripartizione per genere è relativamente stabile, con il 60,5% di aperture da parte di soggetti di sesso maschile. Il 49,1% delle nuove partite Iva è avviato da giovani fino a 35 anni e il 30,8% da soggetti nella classe 36-50 anni.

Infine, riguardo al paese di nascita, si osserva che circa il 21% degli avvianti è nato all’estero, dato sostanzialmente in linea con il 20% dell’anno 2022.

 

 

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Imprese: struttura e competitività | Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento Finanze

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