Le nuove partite Iva in Friuli-Venezia Giulia

L’Ires pubblica una nota con i dati del 2023

L’Ires Friuli-Venezia Giulia analizza in una nota i dati relativi alle aperture di nuove partite Iva attraverso l’elaborazione di dati del Ministero dell’economia e delle finanze.

Nella nota si legge che le partite Iva aperte nel 2023 sono 8.329, il 3,3% in più rispetto all’anno precedente, a fronte di un calo a livello nazionale dell’1,9%. Tra le province, aumentano le aperture a Pordenone (+6%) e Udine (+4,8%) mentre calano lievemente a Trieste (-1,1%) e Gorizia (-0,2%). L’incremento registrato in regione riguarda unicamente le persone fisiche (+404 unità, pari a +6,6%), interessando quasi ugualmente gli uomini (+6,7%) e le donne (+6,5%). La dinamica positiva di maggiore entità coinvolge le persone di età compresa fra i 51 e i 65 anni (+12,1%) mentre sono in forte diminuzione le aperture da parte degli over 65 (-21,6%). Un quarto delle partite Iva è avviato da un soggetto nato all’estero (1.631 aperture), in prevalenza in un Paese non comunitario (579).

Dal punto di vista settoriale, il maggior numero di nuove partite Iva si rileva nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (1.578 aperture), che comprendono sia le libere professioni, sia le attività non regolamentate da ordini professionali. Le aperture nel settore delle costruzioni sono in significativo calo (-9,2% rispetto al 2022), dopo la notevole espansione nel biennio 2020-2022 (da 767 a 1.091). L’agricoltura, in lieve flessione nel 2023 (-2%), dopo il crollo dell’anno precedente (-32,2%), tocca il valore minimo dal 2011 a oggi. Il comparto dei servizi di alloggio e ristorazione mostra un recupero, rimanendo comunque lontano dai valori pre-pandemici (531 aperture nel 2023, 683 del 2019) mentre si segnala, infine un’impennata nell’istruzione (+70% nell’ultimo anno, pari a +150 nuove aperture).