I percorsi formativi e lavorativi dei giovani in Trentino

L'Ispat pubblica i risultati di un’analisi esplorativa

Il nuovo report dell’Ispat presenta i risultati di uno studio sui percorsi scolastici post licenza media e sulla transizione scuola/lavoro dei giovani del Trentino Alto Adige.

Lo studio, che nasce nell’ambito di un’intesa tra la Giunta provinciale e la Fondazione Bruno Kessler (Fbk), mostra che, a due anni dal conseguimento del diploma o della qualifica professionale, i giovani che lavorano sono pari al 40%. Tra i diplomati dell’istruzione di secondo grado, prevale un tasso di occupabilità più elevato per i giovani che provengono dagli istituti tecnici ed economici. Meno rilevante è la quota di lavoratori che hanno conseguito la maturità liceale, probabilmente a causa dell’impegno negli studi universitari.

La maggioranza dei contratti di lavoro dei giovani che hanno conseguito un diploma o una qualifica professionale è a termine e prevalgono il tempo determinato (38,1%) e l’apprendistato (34,3%). La durata media dei contratti a termine dei giovani diplomati è di circa 7 mesi.

Le attività turistiche e commerciali assorbono quasi il 40% dei giovani lavoratori; un altro 40% si suddivide quasi equamente tra i settori della metalmeccanica, del manifatturiero e dell’edilizia. La rimanente parte è occupata negli altri settori dei servizi, in particolare nei servizi alle imprese (7,8%).

L’ingresso nel mondo del lavoro avviene con tempi molto diversi. Infatti, il 39,9% dei giovani che hanno conseguito un diploma o una qualifica professionale instaura un primo contratto già entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio e solo il 26,2% stipula un contratto dopo due anni. Infine, i qualificati/diplomati della formazione professionale presentano tempi mediamente più rapidi di ingresso nel mondo del lavoro, soprattutto nel settore alberghiero.