Il lavoro dipendente in Friuli-Venezia Giulia

L’Ires pubblica una nota con i dati aggiornati al 2022

L’Ires Friuli-Venezia Giulia analizza in una nota i dati del 2022 sul lavoro dipendente nel settore privato, provenienti dall’archivio Inps delle denunce retributive mensili. Nel documento si legge che in Friuli-Venezia Giulia, i lavoratori dipendenti nel settore privato sono 373.114, con una crescita del 3,2% rispetto al 2021 e del 19,4% rispetto al 2014, confermando una tendenza positiva iniziata nel 2015 e solo momentaneamente interrotta dalla pandemia. Nel periodo 2014-2022, l’aumento riguarda tutto il territorio regionale, senza particolari differenze e interessa sia le donne (+20,8%) sia gli uomini (+18,3%). Rispetto alle fasce d’età, l’incremento coinvolge prevalentemente gli over 55 (+83,8%), che superano ormai un terzo dei lavoratori dipendenti, mentre diminuiscono gli occupati nella fascia 35-44 anni (-17,3%), in linea con le dinamiche demografiche. Con riferimento alle tipologie contrattuali, aumentano maggiormente i contratti a tempo determinato (+51,6%, pari a +33.030 unità) ed è rilevante la crescita del lavoro a tempo parziale (+32,5%), che è doppia rispetto a quella del full-time (+14,4%). A livello settoriale, l’espansione più consistente riguarda il terziario, prevalentemente nelle attività di ricerca, selezione e fornitura del personale (+75,2%, che include i lavoratori somministrati), nell’istruzione (+55,7%, che comprende anche i supplenti delle scuole pubbliche) e nel comparto alberghiero e della ristorazione (+46,7%).

Nel 2022 la retribuzione media annua lorda è 23.319 euro, un dato che colloca la regione al sesto posto a livello nazionale e Trieste decima nella graduatoria delle province, con un importo medio di 25.165 euro. Se si considerano solo gli occupati che hanno lavorato per l’intero anno con un contratto a tempo pieno (poco più del 50% del totale), l’imponibile medio sale a 33.625 euro, ma la regione scende sotto il livello nazionale (35.184 euro). Il reddito delle donne è di 9.400 euro inferiore a quello degli uomini; i dirigenti percepiscono in media 144 mila euro annui, gli impiegati si fermano a 26.568 euro e gli operari a meno di 19 mila.