Benessere equo e sostenibile a Pesaro e Urbino

È online il fascicolo territoriale dell’ultimo rapporto sul benessere equo e sostenibile nelle province e città metropolitane

La Provincia di Pesaro e Urbino diffonde il fascicolo provinciale sul Benessere equo e sostenibile (Bes), realizzato nell’ambito del progetto Bes delle province. Il report fa parte dell'edizione 2023 della pubblicazione Bes delle province, che  si compone di 38 fascicoli realizzati da altrettanti uffici di statistica di Province e Città metropolitane.

Tra i dati si legge che nella provincia di Pesaro e Urbino nel 2022 la speranza di vita alla nascita è di 83,3 anni, un po’ più alta di quella media italiana (82,6) e di quella regionale (83,2).

Con riferimento al grado d'istruzione, nel 2022 la quota di adulti di età 25-64 anni con almeno il diploma è pari al 63,5%, un po’ al di sotto della media marchigiana (65,9%) e leggermente più elevata di quella italiana (63%). Inoltre, la quota di laureati nella fascia 25-39 anni (36,4%) è superiore a quella regionale (33,5%) e italiana (28,6%). I giovani dai 15 ai 29 anni che non lavorano e non studiano (Neet) sono il 14,1%, rispetto al 13,1% delle Marche e il 19% dell’Italia.

Il tasso di occupazione 20-64 anni è pari a 74,4%, superiore alla media regionale (72%) e al dato nazionale (64,8%). La differenza di genere nel tasso di occupazione presenta un saldo negativo di 16 punti percentuali a svantaggio delle donne, lievemente superiore alla media regionale (-15,4), ma inferiore al valore nazionale (-19,8). Anche il differenziale femmine-maschi rispetto alla retribuzione media dei lavoratori dipendenti evidenzia lo svantaggio delle donne, che percepiscono mediamente 8.419,84 euro in meno rispetto agli uomini; il divario è superiore rispetto al livello medio regionale (7.340,94) e italiano (7.907,76).

Infine, nel 2020 nella provincia di Pesaro e Urbino il tasso di omicidi (0,3 omicidi volontari consumati ogni centomila abitanti) è in linea con il dato regionale (0,3) e inferiore al dato nazionale (0,5). Il tasso di criminalità predatoria (19,3 rapine denunciate ogni centomila abitanti) è superiore al dato regionale (14,5) e inferiore a quello nazionale (37,4). Il numero delle violenze sessuali (11,9 violenze ogni centomila abitanti) risulta superiore al valore regionale (8,9) e nazionale (7,2).