Le forze di lavoro in Friuli-Venezia Giulia

La Regione analizza i microdati dell’indagine Istat del 2022

L’Ufficio di statistica della Regione Friuli-Venezia Giulia approfondisce in una nota alcune delle principali statistiche sull’occupazione derivanti dall’analisi dei microdati della rilevazione Istat sulle Forze di lavoro.

Nel 2022, gli occupati in Friuli-Venezia Giulia sono 520 mila, di cui quasi la metà (47,9%) è impiegato nelle altre attività dei servizi, circa un quarto (24,9%) nell’industria e il 18,5% lavora nel settore del commercio, alberghi e ristoranti. Il 40,2% degli occupati ha più di 50 anni e il 10% ne ha oltre 60; il settore più “anziano” è quello agricolo, dove oltre il 55% degli addetti ha più di 50 anni, mentre il più “giovane” è quello del commercio e ricezione nei cui alberghi e ristoranti un addetto su tre ha meno di 35 anni.

Con riferimento alla posizione contrattuale e alla tipologia di lavoro svolto emergono nette differenze di genere. Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, gli uomini prevalgono maggiormente tra gli imprenditori (72,1%) e i lavoratori in proprio (71%). Tra i dipendenti, invece, l’incidenza maschile è superiore tra i dirigenti (65,8%) e gli operai (64,6%), quella femminile è più alta tra gli impiegati (57,8%) e i quadri (53,6%). Gli uomini superano il 90% degli occupati nel settore delle forze armate e tra gli artigiani, gli operai specializzati e gli agricoltori; le donne rappresentano più del 65% degli occupati nel lavoro esecutivo d’ufficio e in quello qualificato nelle attività commerciali e nei servizi. Nel 2022, il tasso di occupazione femminile arriva al 61,9%, dopo aver superato il 60% per la prima volta nel 2021. Limitatamente alla classe di età tra i 25 e i 54 anni, il tasso è massimo per le donne sole senza figli (83% a fronte del 90,6% per gli uomini nella stessa condizione) e minimo per le madri in coppia (73%), con un divario di oltre 24 punti percentuali con il tasso di occupazione degli uomini in coppia e con figli (97,1%).