Turismo e trasporti in Friuli-Venezia Giulia

La Cciaa di Pordenone-Udine pubblica i dati aggiornati a settembre 2023

Il Centro studi della Camera di commercio di Pordenone-Udine analizza in due note i dati sul turismo e i trasporti regionali.

Stando a quanto rilevato da un’indagine campionaria svolta dall’Isnart nell’estate del 2023, i turisti italiani che visitano il Friuli-Venezia Giulia provengono principalmente dalla Lombardia (18,4%), dal Veneto (18,1%) e dall’Emilia-Romagna (11,3%). Tra gli stranieri prevalgono i tedeschi (38,4%) e i francesi (23,5%), seguiti dagli austriaci (12,3%). Il 42,4% dei turisti italiani e il 13,8% degli stranieri ha già visitato la regione in passato, che viene scelta prevalentemente per la ricchezza del patrimonio artistico (34,9% del totale dei turisti), per le possibilità di turismo balneare (24%) e per interesse enogastronomico (22,6%). Un’ampia maggioranza di turisti (81,5%) trascorre nella regione un periodo da 7 a 13 notti e poco più della metà (53%) sceglie di alloggiare in un albergo. Escludendo le spese di viaggio e di alloggio, il 29% dei turisti spende in media dai 31 ai 60 euro al giorno, il 21% dai 61 ai 90 euro e il 15% spende oltre 150 euro.

Passando alla rilevanza dei trasporti e della logistica nell’economia del Friuli-Venezia Giulia, il settore sostiene un import-export di 15,3 miliardi l’anno, di cui 7,2 miliardi su strada (47%), 6,5 via mare (42%), 0,9 per via aerea (6%) e 0,7 su rotaia (5%). Al 30 settembre 2023, le imprese registrate nel settore sono 2.387 e impiegano 20.772 addetti. Il 75,3% delle imprese opera nel trasporto terrestre e mediante condotte, il 22,2% nelle attività di magazzinaggio e di supporto ai trasporti, l’1,4% nei servizi postali e attività di corrieri e l’1% nel trasporto marittimo. Le imprese registrate nel trasporto aereo sono solo tre (0,1%). Negli ultimi cinque anni, gli addetti crescono complessivamente del 10,5% a fronte di un incremento a livello nazionale del 7,5%; a livello di sotto settori economici, l’aumento riguarda tutte le attività tranne il trasporto marittimo (-35,6%).