Il benessere equo e sostenibile in Friuli-Venezia Giulia

18.12.2023

L’Istat pubblica il rapporto regionale BesT

Il Benessere equo e sostenibile dei territori – Friuli-Venezia Giulia fa parte della nuova collana dei report regionali BesT curata dall'Istat. Gli indicatori del Benessere equo e sostenibile dei Territori (BesT) si riferiscono all’insieme delle province e città metropolitane italiane e consentono di approfondire le conoscenze sulla distribuzione del benessere nelle diverse aree del Paese.

Le province del Friuli-Venezia Giulia hanno livelli di benessere relativo più alti sia rispetto all’Italia, sia al complesso dei territori del Nord-est. Classificando le province italiane in cinque classi di benessere relativo (bassa, medio-bassa, media, medio-alta e alta), il 60% degli indicatori disponibili colloca le province della regione nelle due classi più elevate mentre poco meno del 20% si concentra nelle due classi di coda della distribuzione, a fronte rispettivamente del 56,1% e del 25,2% per le province dell’intero Nord-est.

Nell’ultimo anno, i livelli di benessere relativo più elevati si osservano nella provincia di Trieste che si distacca in positivo dalle altre per la quota maggiore di indicatori nelle classi di benessere alta e medio-alta (68,3 per cento, oltre otto punti percentuali in più del dato medio regionale) e per la quota minore nelle classi di benessere bassa e medio-bassa (15%). La provincia più svantaggiata è, invece, Gorizia che presenta la più alta incidenza di indicatori nelle due classi di coda della distribuzione nazionale (21,7% degli indicatori) e la più bassa nelle classi alta e medio-alta (51,7%).

Confrontando i domini, i risultati migliori si registrano nel dominio Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, dove nessuna provincia si trova nelle due classi di coda della distribuzione nazionale: il 54,2% delle misure provinciali è nella classe di benessere relativo alta e il 41,7% in quella medio-alta. Alti livelli di benessere si rilevano anche nei due domini Sicurezza e Istruzione e formazione, dove nessun indicatore si colloca nella classe bassa. Punti di debolezza emergono, invece, in Politica e istituzioni, con il 43,8% delle misure nelle due classi di coda, anche se lo svantaggio viene mitigato da una quota analoga di indicatori nella classe alta. Alcune criticità si evidenziano anche nei domini Qualità dei servizi e Benessere economico, dove quote elevate di indicatori nelle classi di benessere elevate si accompagnano a livelli non irrilevanti di indicatori nella classe più bassa (rispettivamente pari al 21,4 e al 25%).

 

 

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Friuli-Venezia Giulia

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