Le esportazioni piemontesi

L’Unioncamere regionale diffonde i dati relativi ai primi nove mesi del 2023

Nel periodo gennaio-settembre di quest’anno il valore delle esportazioni piemontesi raggiunge i 47,3 miliardi di euro, con una crescita del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2022 mentre il valore delle importazioni, nello stesso periodo, risulta pari a 37,8 miliardi di euro, con un incremento tendenziale dell’11%. Il saldo della bilancia commerciale è quindi positivo per 9,5 miliardi di euro.

Il Piemonte nel periodo considerato si conferma la quarta regione esportatrice con una quota del 10,1% delle vendite nazionali all’estero preceduta dalla Lombardia (26,1%), dall’Emilia-Romagna (13,7%) e dal Veneto (13,1%).

Nella regione il comparto che registra la migliore performance nel periodo gennaio-settembre 2023 è quello dei mezzi di trasporto (30,7%), seguono il settore del tessile e dell’abbigliamento (9,4%), della meccanica (8%), degli articoli in gomma e materie plastiche (6,9%) e della filiera alimentare (4,4%). Flettono, invece, le esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo (-12,9%) e delle sostanze e prodotti chimici (-1,3%).

Le esportazioni verso i mercati comunitari aumentano complessivamente, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 17%, specialmente verso la Polonia e l’Irlanda (rispettivamente del 23,4% e del 23%). La Francia e la Germania si confermano i primi due mercati di sbocco delle merci piemontesi, assorbendo rispettivamente il 15,6% e il 14,8% dell’export regionale. Le esportazioni verso i Paesi extra-UE 27 registrano invece una lieve contrazione (-0,8%). Gli Stati Uniti continuano a essere il principale mercato di riferimento generando l’8,5% delle vendite e manifestano una dinamica tendenziale positiva (9,3%), flessioni nelle vendite si rilevano verso la Cina (19,2%) e la Svizzera (-18,7%).

Lo comunica Unioncamere Piemonte in una nota sulle esportazioni regionali, basata sull’elaborazione di dati Istat.