I programmi occupazionali delle imprese piemontesi

L’Unioncamere regionale diffonde i dati sulle previsioni occupazionali a novembre 2023

L'Unioncamere Piemonte diffonde in una nota i dati sulle previsioni occupazionali delle imprese della regione nel mese di novembre. Nella nota si legge che i contratti programmati dalle imprese regionali sono circa 29.610. Il trend appare positivo sia a livello mensile (con una variazione tendenziale del 7,1%), sia su base trimestrale (+2.560 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente).

Le entrate ipotizzate in Piemonte a novembre 2023 rappresentano il 21,7% delle 136.200 assunzioni previste nel Nord Ovest e il 6,9% del totale di quelle nazionali (431mila circa).

Il 29% delle entrate previste è destinato agli operai specializzati e conduttori di impianti, il 26% alle professioni commerciali e dei servizi, il 21% a dirigenti, specialisti e tecnici, il 15% ai profili generici e il 9% agli impiegati.

In Piemonte il 41% delle entrate riguarda l’area della produzione di beni ed erogazione dei servizi, il 19% le aree commerciali, il 17% le aree tecniche e della progettazione. La logistica interessa il 13% circa delle assunzioni programmate per il mese di novembre 2023, mentre l’area amministrativa e quella direzionale generano il 5% ciascuna.

Il 76,2% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi è riservato al personale dipendente. Il 59% delle entrate prevede un inquadramento a tempo determinato, il 29% un contratto a tempo indeterminato, il 9% un contratto di apprendistato, mentre gli altri contratti detengono una quota del 4% del totale complessivo regionale.

Delle 29.610 assunzioni previste in Piemonte nel mese di novembre 2023 il 16% è costituito da laureati, il 31% da diplomati, mentre le qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente per il 34% e il 19%.

Infine, le imprese piemontesi continuano ad avere difficoltà nel reperire i profili ricercati. In particolare le professionalità più difficili da trovare sono quelle dei meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse/mobili (circa 850 figure richieste).