L’occupazione in Piemonte

L’Unioncamere regionale diffonde i dati sulle previsioni occupazionali a ottobre 2023

L’Unioncamere Piemonte diffonde in una nota i dati sulle previsioni occupazionali delle imprese della regione nel mese di ottobre. 

Nella nota si legge che i contratti programmati dalle imprese piemontesi superano i 33 mila, 400 in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, pari al 22,9% delle 146.700 assunzioni previste nel Nord Ovest e al 7,1% del totale di quelle nazionali (472 mila circa).

In Piemonte il 44% delle entrate riguarda l’area della produzione di beni ed erogazione di servizi, il 16% le aree commerciali e della vendita, il 15% il settore tecnico e della progettazione mentre la logistica assorbe il 14% delle nuove entrate. Il 76,8% delle entrate interessa i lavoratori dipendenti, il 17,4% i lavoratori somministrati, l’1,8% i collaboratori e il 4,0% gli altri lavoratori non alle dipendenze. Il 60% delle entrate prevede un inquadramento a tempo determinato, il 26% un contratto a tempo indeterminato e il 9% un contratto di apprendistato.

Delle 33.540 entrate previste in Piemonte nel mese di ottobre 2023, il 14% è costituito da laureati, una quota in calo rispetto al mese precedente (20%)), il 30% è costituito da diplomati mentre le qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente per il 24% e il 31%.

Infine, le imprese piemontesi continuano ad avere difficoltà nel reperire i profili ricercati. A ottobre, in partcolare, la difficoltà riguarda il 52,3% delle entrate previste. Le professioni più difficili da reperire sono quelle dei servizi sanitari e sociali (77,7%), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (76,6%), i fabbri, i ferrai e i costruttori di utensili (76,3%).