Il movimento turistico in Trentino
L'Ispat presenta i dati della stagione invernale 2022-2023
Il nuovo report predisposto dall'Ispat, presenta i dati relativi all’andamento della stagione turistica invernale 2022/2023 (da dicembre ad aprile).
La stagione invernale 2022/2023 si presenta in netta ripresa dopo tre inverni condizionati dall’emergenza sanitaria. I confronti dell’ultima stagione invernale con le tre stagioni precedenti sono quindi statisticamente poco significativi. Più significativa è la comparazione con la stagione 2018/2019 nel corso della quale il settore alberghiero presenta una variazione positiva consistente (+6,2% gli arrivi e +3,3% le presenze); valori ancora migliori per l’extralberghiero che mostra una crescita del 15,9% negli arrivi e del 7,3% nelle presenze. In complesso l’inverno appena trascorso chiude con gli arrivi a +7,9% e le presenze a +4,1%.
Per provenienza, le presenze italiane mostrano una crescita pari al 5,2%, simile in entrambi i comparti. Nel complesso delle strutture gli italiani rappresentano il 56,5% delle presenze. Le principali regioni di provenienza si confermano essere Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto e Toscana.
Le presenze straniere evidenziano una significativa crescita e aumentano rispetto all’inverno 2018/2019 del 2,6%, grazie anche al ritorno di polacchi e tedeschi che fanno segnare un incremento rispettivamente del 12% e del 7,5%. Consistente la performance degli inglesi che registrano un +23,8%. In flessione invece i pernottamenti dalla Repubblica Ceca e dal Belgio che rimangono comunque tra le prime 5 provenienze invernali anche in ragione dalla quasi totale assenza di turisti russi causata delle tensioni innescate dalla guerra in Ucraina.
A livello di ambito turistico le variazioni sono generalmente positive: molto buono l’andamento nei comprensori sciistici ma anche nei territori tendenzialmente a vocazione non invernale come la zona del Garda trentino (+10,3%).
I passaggi sugli impianti a fune della provincia registrano rispetto all’inverno 2021/2022 un aumento del 16%, risultato influenzato dai valori contenuti del 2022, periodo ancora soggetto a parziali limitazioni di carattere sanitario. Statisticamente più significativo è il confronto rispetto all’ultimo inverno pre-Covid (inverno 2018/2019) che evidenzia una crescita pari al 2,8%.
Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Imprese: struttura e competitività | Trento | Provincia autonoma di Trento