Verso un'economia circolare in Veneto

La Regione analizza i dati relativi al 2021

Nella riduzione degli impatti ambientali, a livello europeo, il tasso di uso circolare dei materiali (Cmur) raggiunge l’11,7% nel 2021ma l’obiettivo per il 2030 è del 30%; l’Italia è al quarto posto dopo Olanda, Belgio e Francia (18,4% nel 2021). Si evidenzia un comportamento positivo del Veneto nel 2016 e 2018, con un aumento del Pil e una contemporanea diminuzione di consumo di materia.

Con riferimento alla riduzione della produzione di rifiuti, si registra un generale aumento sia all’interno della Ue27, sia Italia e in Veneto, con il picco raggiunto nel 2019. Nel 2020, ultimo dato disponibile, diminuisce la produzione di rifiuti in Italia e in Veneto, ma con valori superiori al 2018 (rispettivamente, 176 milione di tonnellate; 19 milione di tonnellate).

Per quanto riguarda l’indicatore che misura le tonnellate di rifiuti generati per produrre un milione di Euro di Pil, nel periodo dal 2015 al 2020, il Veneto, pur con valori al di sopra di quelli nazionali, conferma un valore molto inferiore alla media europea. Tuttavia, dal 2015 al 2020, mentre all’interno dell’Unione europea si nota un tendenziale calo dell’indicatore, in Italia e in Veneto questo tende ad aumentare, passando rispettivamente da 97,8 a 111,8 e da 106,7 a 128,6 tonnellate per milione di euro.

L’andamento della raccolta differenziata, sia in Italia sia in Veneto, negli anni è costantemente cresciuta. In Veneto, nel 2021, l’obiettivo del 65% fissato dal D.Lgs 152/2006 ( 64% in Italia, nel 2021) tocca una media del 76,2%. Treviso e Belluno (rispettivamente, 88,6% e l’83,7%) sono le province con i picchi più elevati di raccolta differenziata e coerenti con l’obiettivo previsto dal Piano regionale Rifiuti del Veneto (84% entro il 2030).

Questi sono alcuni dati contenuti nella Statistica Flash diffusa dall’ufficio di statistica della Regione Veneto. La pubblicazione analizza dati Istat, Eurostat, Arpav e Ispra.