Il Pil in Trentino

23.06.2023

L'Ispat presenta la stima anticipata del Pil e e delle principali grandezze macroeconomiche nel 2022

Il nuovo report predisposto dall'Ispat, presenta la stima della dinamica dei principali aggregati economici per il Trentino per l’anno 2022. Gli aggregati principali presi in considerazione sono: il Prodotto interno lordo (Pil), i consumi finali interni, gli investimenti, l’interscambio commerciale e la dinamica trimestrale del valore aggiunto.

Nel 2022 l’economia mondiale ha proseguito nella ripresa iniziata nella seconda parte del 2020 pur rallentando rispetto al forte recupero post-pandemia. Secondo le più recenti stime del Fondo monetario internazionale nel 2022 il PIL globale è cresciuto del 3,4% rafforzando così i precedenti livelli pre-pandemici. In tale contesto anche l’economia italiana nel 2022 ha registrato un significativo recupero: il PIL è cresciuto del 3,7% in termini reali, superando le previsioni del Governo.

Nonostante un contesto macroeconomico non favorevole, soprattutto per gli anomali livelli di inflazione, anche l’economia trentina ha proseguito la sua fase di espansione registrando una crescita del PIL intorno al 4,1% in termini reali (8,2% in nominale), una stima superiore di 4 decimi di punto rispetto alla crescita italiana. In termini di livello viene superata a valori correnti la soglia dei 23 miliardi di euro, quasi 1,8 miliardi in più rispetto al livello pre-pandemico.

Come a livello nazionale, anche l’economia provinciale nel corso del 2022 è stata sostenuta in larga misura dai consumi delle famiglie e dagli investimenti. Il maggior contributo alla crescita complessiva è stato determinato proprio dalla robusta ripresa dei consumi in quei settori dei servizi che erano stati maggiormente colpiti dalle restrizioni introdotte a seguito della pandemia da Covid-19, come quelli in alberghi e ristoranti e in ricreazione e cultura.

All’interno del quadro previsionale elaborato da Prometeia, il Trentino si colloca nelle posizioni apicali tra i sentieri di crescita delineati per le diverse ripartizioni: la stima anticipata indica infatti un posizionamento leggermente superiore alle regioni del Nord-ovest e del Nord-est (+3,8%). Leggermente più distanziato, secondo gli scenari di Prometeia, il Mezzogiorno (+3,4%), mentre la crescita del Centro è allineata alla crescita nazionale (+3,7%).

Il rallentamento del commercio mondiale innescato anche dalle tensioni geopolitiche si è riflesso sulle transazioni da e verso l’estero. In generale, il valore dell’interscambio commerciale ha risentito delle pressioni inflazionistiche che ne hanno amplificato la dinamica in termini nominali, ma che in termini reali restituiscono una crescita dell’export al 4,9% e dell’import al 15,3%. Il saldo commerciale a prezzi correnti, pur rimanendo positivo, si è ridotto quasi del 28% rispetto al saldo 2021 per effetto della maggiore intensità di crescita delle importazioni.

 

 

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Imprese: struttura e competitività | Trento | Provincia autonoma di Trento

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