La struttura produttiva e occupazionale in Trentino

L'Ispat presenta i dati riferiti al 2020

L’Ispat pubblica un report con i dati sulla struttura e sull’occupazione delle Unità locali delle imprese nel 2020. Le elaborazioni sono ricavate dal Registro statistico delle unità locali (Asia-Ul) predisposto dall’Istat.

Nel 2020 le unità locali attive in Trentino nei settori dell’industria e dei servizi market sono 45.025, 1.089 in più rispetto al 2019. Queste realtà produttive occupano 172.141 addetti, 11.804 in meno rispetto all’anno precedente, a causa dei cali registrati nei settori delle costruzioni, commercio, trasporti e pubblici esercizi e altri servizi. Il rallentamento dovuto alla pandemia ha condizionato in modo importante molti comparti produttivi, soprattutto legati ai servizi turistici e alla persona.

Oltre tre quarti delle unità locali e più di due terzi dell’occupazione sono assorbiti dal macro comparto dei servizi market, vale a dire dal commercio, trasporti e pubblici esercizi e dagli altri servizi. L’industria in senso stretto pesa per il 21,6% dell’occupazione dei settori market.

La dimensione media delle unità locali trentine è pari a 3,8 addetti, leggermente minore di quella del Nord-est (4,0) ma superiore a quella dell’Italia nel suo complesso (3,6 addetti). Come nel resto d’Italia, anche in Trentino le realtà produttive di medie e grandi dimensioni si ritrovano in maggioranza nel settore industriale (9,3 addetti per unità locale), dove i livelli medi occupazionali per unità locale sono sensibilmente più elevati rispetto agli altri comparti.

In Trentino, come nel resto d’Italia, spicca la micro impresa. Infatti, il 43,9% degli addetti si concentra nelle imprese fino a 9 addetti. Per converso, solo l’8,1% è occupato nelle unità con 1.000 addetti e oltre, in prevalenza nelle attività dei servizi.

Tra il 2007 ed il 2020 il sistema produttivo market nel suo complesso perde il 3,9% degli addetti. Perdite significative di manodopera si osservano nel settore manifatturiero (-9,1%) e ancor più nell’edilizia (-31,8%) mentre gli altri servizi sono in crescita (+16,3%).