Le società di capitali a Lucca, Massa-Carrara e Pisa

La Cciaa diffonde un’analisi sui bilanci relativa al periodo 2019-2021

La Cciaa Toscana Nord-Ovest presenta una nota sui bilanci delle società di capitali delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa.

Tra il 2019 e il 2021 il fatturato delle società di capitali delle province cresce dell’11%, arrivando a quota 27,3 miliardi di euro (in media 2milioni per impresa).

Nel 2021 le società di capitali della provincia di Lucca hanno prodotto in media un fatturato di 2,5 milioni di euro: dopo Firenze e Arezzo, Lucca è la provincia con il fatturato medio più elevato in regione, potendo contare su circa una ventina di società di capitali attive con fatturato superiore a 100 milioni di euro.

L’aumento della redditività netta è frutto soprattutto del settore industriale (nel periodo considerato l’utile passa dal 4% al 10% dei rispettivi ricavi) così come dei servizi alle imprese (utile salito dal 7% all’11% dei rispettivi ricavi).

Da segnalare, tra le specializzazioni produttive, l’exploit della cantieristica dove l’utile passa dal 6% al 44% dei ricavi, in presenza di una crescita del fatturato dell’8%.

I dati dei bilanci mostrano che le società di capitali della provincia di Massa-Carrara realizzano un fatturato medio di circa 1,5 milioni di euro nel 2021. Nel periodo 2019-2021, nella provincia, il fatturato è aumentato complessivamente del 21%. L’exploit della redditività netta deriva dai servizi alle imprese, che nel periodo hanno accresciuto il peso dell’utile netto dal 5% al 19% dei corrispondenti ricavi di periodo (grazie ad un’impennata del fatturato del +33%) e dal al settore industriale, il cui utile cresce dal 6% al 9% dei rispettivi ricavi.

Nel 2021 le società di capitali della provincia di Pisa realizzano un giro d’affari medio di 1,8 milioni di euro. Quanto alla dinamica, il fatturato 2021 è aumentato del 9% rispetto al 2019.

Analizzando i bilanci societari degli anni 2019-2021 a Pisa sono le costruzioni, tra i diversi settori, a registrare il risultato migliore. In due anni, infatti, aumenta il peso dell’utile dal 4% all’11% dei corrispondenti ricavi del periodo, grazie all’impennata del fatturato (+32%), a sua volta cresciuto grazie al sostegno degli incentivi governativi.