Le aperture di partite Iva in Friuli-Venezia Giulia

L’Ires pubblica una nota con i dati del 2022

L’Ires Friuli-Venezia Giulia analizza in una nota i dati relativi alle aperture di nuove partite Iva attraverso l’elaborazione di dati del Ministero dell’Economia e delle finanze.

Le nuove partite Iva aperte nel 2022 sono 8.060, il 25,3% in meno rispetto all’anno precedente, a fronte di un calo a livello nazionale dell’8,7%. La dinamica negativa è trainata dalla provincia di Gorizia (-73,5%), che registra la maggiore variazione percentuale tra tutte le province italiane e nella quale, nel 2021, si era verificata un’anomala crescita delle partite Iva aperte da soggetti non residenti, operanti nel commercio online. Nelle province di Udine (-8,6%) e Pordenone (-2,8%) i cali sono molto più contenuti mentre Trieste (+4%) è una delle poche province a livello nazionale in cui si registra un incremento. Dopo due anni eccezionali, il 2020 condizionato dalla pandemia e il 2021 dall’inconsueta dinamica della provincia di Gorizia, il numero di nuove aperture in regione torna ai livelli del triennio 2017-2019.

Dal punto di vista settoriale, il maggior numero di partite Iva si rileva nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (1.520 aperture) e nell’edilizia (1.091) mentre gli incrementi maggiori si registrano nelle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+49%) e nei trasporti e magazzinaggio (+25,4%). Limitando l’analisi alle sole aperture effettuate da persone fisiche (6.084), il 60,9% riguarda gli uomini, con un calo del 4,9% rispetto al 2021 a fronte di una stabilità della componente femminile. Quasi metà delle aperture (49,9%), infine, è effettuata da persone fino a 35 anni e circa una partita Iva su quattro (25,4%) è avviata da un soggetto nato all’estero.