L’occupazione in Piemonte
L’Unioncamere regionale diffonde i dati sulle previsioni occupazionali a marzo 2023
L'Unioncamere Piemonte diffonde in una nota i dati sulle previsioni occupazionali delle imprese della regione nel mese di marzo. Tra i dati si legge che i contratti programmati dalle imprese piemontesi superano i 27 mila, 3.380 in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La fetta più consistente della domanda di lavoro con 18.010 entrate previste sono i servizi (+2.050 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) mentre l’industria prevede l’ingresso di 9.810 addetti (+1.330). Il 73.9% delle entrate delle aziende piemontesi riguarda i lavoratori dipendenti e il 17,2% i lavoratori somministrati; il 60% prevede un inquadramento a tempo determinato, il 29% a tempo indeterminato e l’apprendistato pesa per il 9%.
Dei 27.820 nuovi ingressi lavorativi, il 33% è destinato a professionalità che non possiedono un titolo specifico, il 30% a possessori di diploma, il 20% alle qualifiche professionali e il 16% ai laureati. Il 22% delle entrate previste a marzo 2023 in Piemonte è destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 21% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e i conduttori di impianti assorbono il 32% delle entrate, i profili generici il 15% e gli impiegati il 10%.
Infine, le imprese piemontesi continuano ad avere difficoltà nel reperire i profili ricercati. A marzo, infatti, la difficoltà riguarda il 49,6% delle entrate previste. Le professioni più difficili da reperire in regione sono gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (81 aziende su 100), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili (73 aziende su 100) e i professionisti dei servizi sanitari e sociali (73 aziende su 100).
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