La popolazione straniera in Friuli-Venezia Giulia

La Regione pubblica i dati del 2022

L’Osservatorio immigrazione della Regione Friuli-Venezia Giulia, avviato nell’ambito del Progetto ImpactFvg in collaborazione con l'Istituto di ricerca sociale IresFvg e i partner di progetto (Caritas di Pordenone, Udine e Trieste), pubblica un report sulla popolazione straniera residente in regione.

Al primo gennaio 2022, gli stranieri residenti sono 113.151, pari al 9,5% della popolazione totale e a fronte dell’8,5% a livello nazionale. Rispetto all’anno precedente, il numero cala di circa 1.700 unità (-1,5%), con una diminuzione che interessa più gli uomini (-1,8%) che le donne (-1,2%). A livello territoriale, l’incidenza degli stranieri supera la media nazionale nelle province di Gorizia (11,8%), Pordenone (10,8%) e Trieste (10,1%) mentre quote inferiori si rilevano solo nella provincia di Udine (7,8%). Il comune in cui è maggiore il numero di stranieri rispetto al totale dei cittadini residenti è Monfalcone (28,7%), che si colloca al primo posto in Italia per incidenza della popolazione straniera tra i Comuni con almeno 15 mila abitanti.

Gli stranieri provengono da oltre 150 diverse nazioni; i romeni sono la comunità più numerosa (22,5% del totale), seguiti dagli albanesi (8,4%). La Romania è il principale Paese di provenienza anche nelle province di Udine (23,6%) e di Pordenone (30,3%), mentre in quelle di Gorizia e di Trieste prevalgono, rispettivamente, i cittadini originari del Bangladesh (27,5%) e della Serbia (16,8%). A livello comunale, a Monfalcone vive il 67,9% dei bengalesi dimoranti in regione e a Trieste il 66,3% dei serbi.

I principali indicatori demografici mostrano come gli stranieri siano mediamente più giovani dei cittadini italiani. L’età media è 36,5 anni, dodici in meno rispetto al totale della popolazione; tra gli stranieri, vi sono circa trentasei persone con almeno 65 anni a fronte di 100 bambini/ragazzi con meno di 15 anni mentre nella popolazione totale lo stesso rapporto è di 232 a 100. Negli ultimi dieci anni si sta riducendo il contributo dell’immigrazione al contrasto del declino demografico: nel 2021 le nascite di cittadini stranieri calano del 21,9% rispetto al 2012 mentre, nello stesso periodo, gli stranieri ultrasessantacinquenni sono più che raddoppiati.

Nel 2021, infine, i cittadini stranieri che acquisiscono la cittadinanza italiana sono 2.396 (654 in meno rispetto all’anno precedente; i principali motivi di conseguimento della cittadinanza sono la residenza (42,2% del totale) e il matrimonio (10,6%). Complessivamente, tra il 2012 e il 2021, le acquisizioni di cittadinanza sono 33.702 e riguardano, in particolare, i cittadini romeni (7.614) e albanesi (3.010).