La competitività del sistema produttivo in Trentino

L'Ispat presenta un report sulla struttura economica regionale e una mappatura settoriale relativo al periodo 2000-2019

Il nuovo report predisposto dall'Ispat, presenta struttura, performance e dinamica del sistema produttivo locale, valorizzando l’ampio insieme di dati disponibili sui settori economici negli anni 2000-2019. Per ciascun comparto vengono proposti dati e indicatori che derivano prevalentemente dalla produzione Istat e dal sistema Infocamere, un’informazione che, nel corso degli anni, si è progressivamente implementata grazie al costante miglioramento qualitativo e quantitativo dei registri statistici sulle imprese.

Il report è arricchito da un ampio numero di schede settoriali, anche consultabili online, che riportano un insieme di dati strutturali e di indicatori economici che descrivono composizione e caratteristiche dei settori produttivi, il loro posizionamento rispetto al contesto nazionale, l’analisi economica e patrimoniale del comparto relativo alle società di capitali anche attraverso confronti territoriali, nonché l’analisi del settore in termini di crescita e produttività.

Prima della pandemia il Trentino mostra un valore aggiunto realizzato dal sistema economico superiore ai 19 miliardi di euro. Oltre il 70% del valore aggiunto provinciale era generato nel settore dei servizi. Il Pil aveva raggiunto i 21,5 miliardi di euro, livello che a fine 2021, a causa dell’emergenza sanitaria, non era ancora stato del tutto recuperato.

Tra il 2000 e il 2019 si osserva in Trentino una variazione negativa dello stock di unità produttive del 19,6% per il manifatturiero e dell’1,8% per le costruzioni che si accompagna ad una flessione dell’occupazione rispettivamente del 3,2% e del 10,7%. Negli ultimi venti anni il valore aggiunto generato dai servizi ha visto crescere il suo volume di quasi 5 miliardi di euro (+34%), superando nel 2019 quota 14 miliardi.

In particolare nel 2019 più della metà del valore aggiunto prodotto dal secondario afferisce alle attività di trasformazione del manifatturiero (53,6%); consistente anche il peso del valore aggiunto prodotto dal comparto energetico (24,7%) e dalle costruzioni (21,3%). Infine, nello stesso anno, le attività svolte dai settori che compongono i servizi alle imprese e alle persone costituiscono il 72,8% del valore aggiunto prodotto dal sistema produttivo.