Le tendenze macroeconomiche in Friuli-Venezia Giulia

La Regione pubblica il report periodico con i dati finali del 2021 e i primi dati del 2022

L’Ufficio di statistica della Regione Friuli-Venezia Giulia pubblica un aggiornamento del report che analizza periodicamente lo scenario socioeconomico regionale, fornendo anche previsioni sull’evoluzione dei principali indicatori regionali e confronti con la realtà nazionale.

Nel documento si legge che nel 2021 il Pil regionale cresce del 7,4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un livello di poco inferiore a quello pre-pandemico (39,8 milioni di euro in valori correnti). In particolare, gli aumenti più rilevanti riguardano gli investimenti e la spesa per consumi delle famiglie, cresciuti rispettivamente del 17,8 e del 6,1 per cento.

Nel primo semestre del 2022 la regione esporta beni e servizi per circa 10,6 miliardi di euro e il valore delle vendite verso l’estero cresce del 30,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in misura superiore a quanto avviene per l’intera ripartizione del Nord-Est (+20,5%). L’aumento più accentuato delle importazioni (+44 1%) mantiene comunque in attivo il saldo commerciale, che ammonta a oltre 4 miliardi di euro.

Sul fronte delle imprese, la frenata all’economia imposta dai lockdown e dalla fase acuta dell’emergenza Covid-19, è stata parzialmente recuperata nel corso del 2021, con un saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese tornato positivo per 654 unità e un tasso di crescita annuo dello 0,6%. Al 31 dicembre 2021, le imprese attive sono 88.673, di cui circa 20 mila operanti nel settore terziario, 19 mila nel commercio e quasi 14 mila nelle costruzioni.

Stando alle previsioni per il 2022, il valore aggiunto dell’intera economia aumenterà del 3,2% rispetto all’anno precedente, con un ulteriore rafforzamento del settore delle costruzioni (+13,6%) e con un buon apporto anche da parte dei servizi (+3,8%). Per il 2023, le incertezze legate alla crisi energetica, all’inflazione e alle tensioni geopolitiche portano a rivedere al ribasso le previsioni economiche. Il Pil regionale si manterrà stabile, la spesa per consumi delle famiglie registrerà una parziale crescita (+0,2%) mentre gli investimenti caleranno dell’1,4% rispetto all’anno in corso.