I lavoratori parasubordinati in Italia

03.11.2022

L'Inps pubblica i dati relativi al 2021

L’Inps diffonde gli ultimi aggiornamenti dell’Osservatorio sui lavoratori parasubordinati, relativi all’anno 2021. L’Osservatorio offre la fotografia statistica dei lavoratori parasubordinati (professionisti e collaboratori) contribuenti all’Inps, attraverso dati su tipologia, sesso, fascia di età, tipo di attività, redditi medi annui per ciascuna categoria, differenze a livello territoriale e altri aspetti ancora.

Nella nota che riepiloga i dati si legge che il numero di lavoratori parasubordinati è pari in totale a 1.430.485, di cui 995.623 collaboratori e 434.862 professionisti. Il numero dei collaboratori, dopo un trend alterno negli anni precedenti, registra una riduzione tra il 2019 e il 2020 (-1,7%) e un aumento tra il 2020 e il 2021 (+6,8%); i professionisti, invece, registrano una crescita costante dal 2015 al 2021, pari al 34,6%. Queste differenze sono ricollegabili, oltre che a dinamiche del mercato del lavoro, agli ultimi interventi di legge nel campo del lavoro. Gli effetti della pandemia hanno colpito soprattutto i collaboratori, diminuiti di circa 16 mila unità tra il 2019 e il 2020. Nello stesso arco di tempo, invece, i professionisti continuano a crescere, sia pure a un ritmo meno sostenuto rispetto agli anni precedenti.

Dai dati emerge anche che, mentre per i collaboratori si ha una continua crescita del reddito medio fino al 2021, per i professionisti, dopo un andamento alterno del reddito dal 2017 al 2019, si ha una consistente diminuzione nel 2020, ascrivibile agli effetti della pandemia, e un lieve recupero nel 2021, anche se il loro reddito è ancora di 1.000 euro inferiore rispetto al 2019.

Riguardo al genere, la quota di donne mostra un trend in diminuzione tra i collaboratori e in aumento tra i professionisti. Nel 2021, infatti ,tra i collaboratori la quota di donne è pari al 37,3%, in calo rispetto al 2015 (39,1%) mentre tra i professionisti è pari al 45,9%, in aumento costante dallo stesso anno (41,9%). Infine, il reddito medio degli uomini è quasi il doppio di quello delle donne.

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Assistenza e previdenza | Inps - Istituto nazionale della previdenza sociale

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